Una doccia gelata per Mario Draghi. Il premier italiano si è visto rispondere ‘in malo modo’ dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il discorso tenuto dal presidente del Consiglio alla Camera, in audizione sulla crisi in corso a Kiev.

Oggi alle 10:30 sui fronti di Chernihiv, Gostomel e Melitopol ci sono stati pesanti combattimenti e sono morte molte persone. La prossima volta cercherò di spostare l’orario della guerra per poter parlare con Mario Draghi in un momento specifico. Nel frattempo, l’Ucraina continua a lottare per il suo popolo”, ha scritto su Twitter Zelensky.

Il riferimento è alle parole pronunciate alla Camera, in cui aveva comunicato che questa mattina Zelensky lo aveva cercato, “abbiamo fissato un appuntamento telefonico per le 9,30 (ora italiana) ma non è stato poi possibile fare la telefonata perché il presidente Zelensky non era più disponibile”.

Sullo sfondo resta la complicatissima partita diplomatica. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, durante un incontro con i rappresentanti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, aveva parlato di popolazione del Donbasss “molestate e attaccate quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio”.

Un segnale di evidente chiusura che però è stato successivamente ammorbidito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha sottolineato come la Russia riconosce in Volodymyr Zelensky il legittimo presidente dell’Ucraina.

Anche per questo in un video pubblicato sui canali Telegram, Zelensky si è rivolto al “presidente della Federazione russa” chiedendo di “sederci al tavolo dei negoziati e mettiamo fine alla perdita di vite”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.