Nel secondo giorno di conflitto in Ucraina, gli attacchi da parte delle truppe russe si fanno sempre più intensi e la pressione sulla capitale Kiev, che rischia di cadere in mano nemica, è sempre più forte. In mano alle forze armate a Vladimir Putin sono un aeroporto della capitale, quello di Hostomel, ma i ‘sabotatori’ di Mosca sono già penetrati nei sobborghi di Kiev. Combattimenti sono in corso già da ieri a Odessa, a Mariupol e nel Donbass. Quanto a un bilancio delle vittime, quello provvisorio comunicato da fonti ucraine parla di almeno 137 morti tra le file ucraine e 800 morti tra i russi, anche se Mosca non ha riferito suoi dati. In un drammatico messaggio rivolto alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che non ha intenzione di lasciare Kiev e il Paese, anche se a Washington l’amministrazione Biden sta lavorando ad un piano per metterlo in salvo. Da parte americana, il presidente Joe Biden ha spiegato di “non avere intenzione” al momento di parlare con la controparte russa, Putin, e che l’aggressione in Ucraina “non può restare senza risposta”.

Ore 23:18 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è pronto a parlare di pace e di un possibile cessate il fuoco. Lo riferisce l’agenzia Reuters. Zelensky ha rifiutato un’offerta per incontrare Vladimir Putin a Minsk, in Bielorussia. Secondo l’agenzia Interfax, Kiev ha chiesto di rinviare il tema a domani.

Ore 21:40 – Le ultime parole dei 13 soldati ucraini prima del bombardamento: “Nave russa vai a farti f…

Ore 21:02 – “La reazione deve essere determinata per evitare qualsiasi ambiguità”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante il suo intervento in videoconferenza al Vertice Nato sulla crisi in Ucraina dopo l’avvio delle operazioni militari russe. “L’Italia è uno dei più importanti contributori di truppe alle operazioni Nato. Siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, per mettere a disposizione le forze necessarie” ha aggiunto il premier.

Ore 20:20 –  RUSSIA RESTRINGE ACCESSO A FACEBOOK –  L’autorità per le comunicazioni russa Roskomnadzor ha annunciato che comprimerà parzialmente l’accesso a Meta Platoforms, cioè Facebook, come risposta alle restrizioni che il gigante tech statunitense ha imposto ai media russi in seguito all’invasione dell’Ucraina. Lo riferisce il Guardian. “Il 25 febbraio l’Ufficio del procuratore generale, in accordo con il ministero degli Esteri, ha deciso che il social network Facebook è coinvolto nella violazione di fondamentali diritti umani e libertà, tra cui quelli dei cittadini russi”, ha affermato in un comunicato sul suo sito internet Roskomnadzor. Di conseguenza, l’autorità ha deciso di “restringere parzialmente l’accesso” a Facebook.

Ore 19:50 – SI COMBATTE A MARIUPOL E A NORD DI KIEV. IL BILANCIO (PROVVISORIO) DELLE VITTIME – Un alto funzionario del Pentagono ha denunciato un “assalto anfibio” lungo la costa ucraina che affaccia sul Mare d’Azov, a ovest di Mariupol. Gli Stati Uniti hanno registrato almeno 200 lanci di missili dall’inizio dell’invasione. Mentre il ministero della Difesa ucraino ha parlato di combattimenti a Nord di Kiev e di sabotatori russi entrati nella capitale. Nel pomeriggio l’esercito russo ha riferito di aver bloccato Kiev dal lato ovest e di aver preso il controllo dell’aeroporto di Gostomel. Più di 200 membri delle unità speciali dell’Ucraina sono stati uccisi. Cresce di ora in ora il bilancio delle vittime e degli sfollati. Secondo l’Onu sarebbero almeno 25 i civili uccisi e 102 quelli feriti nei bombardamenti e negli attacchi aerei. Mentre il Regno Unito ha parlato di 57 vittime civili. Il ministero della Difesa ucraino ha riferito che più di 1000 soldati russi sono stati uccisi durante il conflitto nell’ultimo giorno e mezzo.

Ore 19:30 –  “La Russia è stata esclusa dall’Eurovision Song Contest, può sembrare una piccola cosa ma ci sarà una risonanza importante. Anche la finale della Champions non si terrà a San Pietroburgo” oltre al Gran Premio di Formula Uno. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Affari esteri.

Ore 19:00 – Nel corso della conferenza stampa, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato: “Dobbiamo essere pronti a fare di più, anche se questo vorrà dire pagare un prezzo. Continueremo a sostenere l’Ucraina con diversi tipi di armamenti e ciò include anche i sistemi di difesa aerea”. Poi ha spiegato che “stiamo dispiegando elementi delle forze di risposta della Nato via terra, aerea e via mare, per rispondere rapidamente a qualunque contingenza”, “migliaia di truppe”, e “abbiamo oltre 100 jet in allerta in 20 posizioni e 20 navi dirette verso il Mediterraneo, comprese portaerei. Noi faremo quello che serve per proteggere e difendere gli alleati, ogni centimetro del territorio Nato”.

“La decisione di Putin sull’Ucraina è un grave errore strategico per il quale la Russia pagherà un pesante prezzo nei prossimi anni” ha aggiunto. “Quello che abbiamo visto è che le forze ucraine stanno combattendo coraggiosamente e sono effettivamente in grado di infliggere danni alle forze russe invasori, ma ancora una volta è una situazione molto fluida e in evoluzione”.

“Il mondo riterrà la Russia e la Bielorussia responsabili delle loro azioni. La Russia come aggressore, la Bielorussia come facilitatore” perché “gli obiettivi del Cremlino non si limitano all’Ucraina” spiega Stoltenberg , ricordando come la Russia ha chiesto accordi legalmente vincolanti per fermare l’ulteriore espansione della Nato. “Questa crisi riguarda tutti noi”, perché la Russia ha “frantumato la pace in Europa”.

Ore 18:55 – ZELENSKY IN STRADA: “SIAMO QUI, DIFENDIAMO UCRAINA” – “Siamo tutti qui, siamo a Kiev, i nostri militari, i nostri concittadini, la società, siamo tutti qui per difendere la nostra indipendenza, il nostro Stato”. E’ quanto dichiara in un video il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Nel filmato appare in strada, con i suoi collaboratori davanti, al palazzo presidenziale. Al fianco di Zelensky c’è anche il premier Denys Chmygal.

Ore 18:15 – “Ho avuto un buono scambio con il presidente degli Usa Joe Biden sulla situazione in Ucraina e sulla nostra risposta unita per sostenere gli ucraini e aumentare la pressione sulla Russia. Putin deve pagare un prezzo alto per la sua guerra ingiustificata“. E’ il commento, via Twitter, della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ore 17:30 – ZELENSKY: “FORSE ULTIMA VOLTA CHE MI VEDETE VIVO” – “Durante la videoconferenza della scorsa notte il presidente ucraino Zelensky ha detto ai leader dell’Unione Europea: ‘Questa potrebbe essere l’ultima volta che mi vedete vivo’, mi hanno detto due fonti informate sulla chiamata”. Lo scrive su twitter Barak Ravid corrispondente diplomatico di Walla News e Axios.

Ore 17:20 – Matrimonio durante l’invasione russa, gli sposini ucraini: “Volevamo stare insieme perché potremmo morire”

Ore 16:40 – “Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia ha la presidenza, ha preso la decisione di estromettere dalla propria membership la Federazione Russa, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto del Consiglio d’Europa. L’Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell’inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale”. A comunicarlo è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presidente in esercizio del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. La Russia è uno dei 47 membri dell’organismo per i diritti umani dal 1996. È stata espulsa dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per l’annessione della Crimea nel 2014, ma è stata reintegrata nel 2019 con pieni diritti.

Ore 16:00 – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che sta combattendo una “banda di drogati e neonazisti” e ha rivolto il suo appello all’esercito ucraino a prendere il potere a Kiev, rimuovendo il presidente Zelensky: “Esorto l’esercito ucraino a non permettere che civili e individui vengano usati come scudi umani”, ha detto Putin.

Ore 15:30 – Secondo un retroscena del New York Times, l’amministrazione Biden avrebbe cercato fino fino all’ultimo un sostegno cinese per impedire l’invasione russa in Ucraina. Ci sarebbero stati in particolare diversi incontri tra funzionari americani e cinesi in cui i primi hanno presentato informazioni sulle truppe di Mosca schierate ai confini dell’Ucraina.

Ore 15 – Fuga dall’Ucraina, le donne napoletane: “La benzina sta finendo, bancomat fuori uso”, famiglia scappa e lascia nonna allettata

Ore 14:50Vitali Klitschko, l’ex campione di Boxe ora sindaco di Kiev, ha chiesto ai suoi concittadini a fare scorta di acqua, generi alimentari e beni di prima necessità. “Fate scorte di acque, cibo e beni di prima necessità, preparate vestiti caldi e coperte da portare nei rifugi”, è stato il suo appello con i carri armati russi alle porte della capitale.

Ore 13:20 – Aperture tra Mosca e Kiev alla diplomazia. In un video pubblicato sui canali Telegram, il presidente ucraino Zelensky si è rivolto al “presidente della Federazione russa” chiedendo di “sederci al tavolo dei negoziati e mettiamo fine alla perdita di vite”.

Proposta che per il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov va “nella giusta direzione” e “sarà considerata” dal Cremlino.

Ore 12:40 – Doccia gelata per Draghi, con Zelensky che replica a muso duro alle parole pronunciate dal premier alla Camera sulla ‘telefonata saltata’ tra i due

Ore 12:10 – Dichiarazioni paradossali dal Cremlino, che assicura di riconoscere Volodymyr Zelensky come presidente legittimo dell’Ucraina. “Sì, certo, Vladimir Zelensky è il presidente dell’Ucraina”, ha chiarito infatti il portavoce Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda della stampa

Ore 11:30 – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, durante un incontro con i rappresentanti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, ha parlato di popolazione del Donbasss “molestate e attaccate quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio”.

Il fedelissimo di Putin ha anche aggiunto che la Russia si “vendicherà” contro le sanzioni dell’Occidente, ribadendo che Mosca intende “liberare gli ucraini dall’oppressione”. Il Cremlino ha anche promesso risposte “simmetriche o asimmetriche” alle sanzioni alla Russia: “Le misure di risposta seguiranno, ovviamente”, ha detto ai giornalisti il portavoce di Putin Dmitry Peskov.

Ore 11:10 – Mario Draghi parla nell’Aula della Camera riferendo ai deputati sulla crisi in Ucraina e, parlando a braccio, non nasconde la commozione per quanto sta accadendo a Kiev. Parlando del presidente ucraino Zelensky, il premier ha detto che al momento “è nascosto in qualche parte di Kiev e dice che lui e l’Ucraina non hanno più tempo, lui e la sua famiglia sono l’obiettivo. E’ stato un momento drammatico. Oggi mi ha cercato, abbiamo fissato un appuntamento telefonico per le 9,30 ma non è stato possibile fare la telefonata perché non era più disponibile“.

Parlando del conflitto in atto, Draghi ha definito le immagini a cui assistiamo “di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane , sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea“.

Ore 10:45 – La UEFA ha stabilito che la prossima finale di Champions League, in programma in Russia, a San Pietroburgo,  sarà giocata a Parigi, allo Stade de France. Non solo: le squadre ucraine e russe nella Champions League e nelle altre competizioni continentali, viene stabilito, dovranno disputare le rimanenti partite in terreno neutro

Ore 10:25 – L’Afp riporta spari nel quartiere degli edifici governativi a Kiev.

Ore 10:15 Secondo l’Ong Ovd-Info sono stati 1.817 gli arresti in oltre 50 città russe dove si sono tenute manifestazioni di dissenso contro l’invasione dell’Ucraina.

Ore 9:20 – Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il sindaco della città , Ivan Prikhodko. “Due insegnanti – le sue parole su Telegram – sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50”. Prikhodko ha aggiunto che c’è anche una persona ferita.

Ore 8:45 – Lo scontro tra blindati russi e truppe armate ucraine è in corso a nord di Kiev, in due località che si trovano rispettivamente a 45 e 80 chilometri dalla capitale, Dymer e Ivankiv.

Ore 8:15 – Siamo a una possibile svolta nell’invasione in atto, i carri armati russi sono ormai alle porte della capitale Kiev. Secondo il ministero della Difesa ucraina, citato dall’Independent, i russi hanno sequestrato due carri armati ucraini, hanno indossato le uniformi ucraine e li stanno muovendo verso il centro della capitale.

Ore 7:20 – Il presidente ucraino Zelensky accusa le forze armate russe di aver colpito anche “obiettivi civili” e lancia l’allarme, spiegando che quella odierna sarà “la giornata più dura“.

Ore 6:30 – Missile e sirene degli allarmi antiaereo risuonano anche nella città di Leopoli, già finita sotto attacco nella giornata di giovedì. L’attacco con missile nella capitale Kiev prosegue.

Ore 5:00 – Per Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell’Ucraina i bombardamenti in atto su Kiev da parte russa sono “terribili” e “l’ultima volta che la nostra capitale aveva visto una cosa del genere era stato nel 1941, quando era stata aggredita dalla Germania nazista“.

In un messaggio postato su Twitter il ministro ha aggiunto: “Allora l’Ucraina sconfisse quel male e lo sconfiggerà ancora oggi. Fermate Putin. Isolate la Russia. Rompete tutte le relazioni. Cacciate la Russia”.

Ore 4:00 – Si fanno sempre più intensi i bombardamenti sulla capitale ucraina. Kiev nella notte italiana è stata colpita “con missili da crociera o balistici”, ha spiegato un consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko.

Si tratta di una mossa delle forze armate russe per spianare la strada ad una invasione da terra dei militari.

Ore 2:40 – Secondo il segretario di Stato americano, Antony Blinken, Mosca tenterà di rovesciare il governo democraticamente eletto di Zelensky per piazzare a Kiev un governo ‘fantoccio’ vicino a Mosca. “Non c’è bisogno di intelligence per dire che è esattamente ciò che vuole il presidente Putin. Ha chiarito che vorrebbe ricostituire l’Impero Sovietico, a parte questo vorrebbe una influenza sui Paesi vicini che un tempo facevano parte del blocco sovietico”, ha detto Blinken, citato dalla Cnn

Ore 0:50 – In un drammatico discorso alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato che “le forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, io sono l’obiettivo numero 1, ma resto qui”. Dal numero uno di Kiev sono arrivate pesanti accuse all’Occidente: “Siamo stati lasciati soli a combattere contro l’Armata rossa. Chi è pronto a combattere con noi? Io non vedo nessuno”.

Quindi l’accusa all’Alleanza atlantica: “Chi è pronto a dare all’Ucraina la garanzia di un’adesione alla Nato? Tutti hanno paura. Si devono adottare immediatamente forti sanzioni economiche e finanziarie contro l’aggressore per privarlo dei mezzi per continuare l’attacco”.

Redazione

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