Dal conflitto in corso in Ucraina dopo l’invasione e i bombardamenti da parte delle truppe russe fedeli a Vladimir Putin, il mondo sta uscendo ‘sconvolto’. Non solo per le conseguenze sul fronte delle alleanze internazionali, o per le gravi ripercussioni a livello economico per tutte le parti in causa, dalla Russia a (paradossalmente) chi ha firmato le sanzioni contro Mosca. Nel suo piccolo infatti, anche lo sport sta vivendo giornate complicate con scenari che cambi col passare delle ore.

La guerra sta influenzando infatti le scelte nel calcio, nel basket, nella Formula 1, nel tennis, con prese di posizioni importanti da parte degli sportivi.

Il calcio

Lo sport più popolare in Europa è quello che sta affrontando le conseguenze più importanti. A partire dalla competizione regina per club, la Champions League: gli organizzatori della UEFA hanno infatti ufficializzato questa mattina lo spostamento della finale prevista alla Gazprom Arena di San Pietroburgo allo Stade de France di Parigi, mantenendo invariata la data, il 28 maggio.

A proposito di Gazprom, il gigante dell’energia di proprietà statale è tra i main sponsor della Champions League e rischia grosso. Contro la società russa ha fatto scalpore invece il gesto dello Schalke 04, storico club tedesco ora in Serie B, che ha deciso giovedì di togliere il logo del colosso degli idrocarburi russo dalla divisa di gioco.

Sempre a proposito di sponsor, il Manchester United ha deciso oggi di rescindere con un anno di anticipo il contratto che lo legava alla Aeroflot, la compagnia aerea di bandiera della Russia, rinunciando a 40 milioni di sterline.

Il basket

Nella principale competizione europea, la Eurolega in cui è presente l’Armani Milano, il board ha deciso di spostare fuori dai confini russi le partite dei club locali, mentre “partite che coinvolgono squadre russe, ma programmate per essere giocare in altri paesi continueranno a svolgersi come da programma”, si legge in una nota dell’Euroleague.

Sono tre i club nella più importante competizione europea di basket: il Cska Mosca, lo Zenit San Pietroburgo e l’Unics Kazan.

La Formula 1

È stato annullato dalla Formula 1 il Gran premio russo di Sochi, previsto in calendario per il week end del 25 settembre. In una nota si legge che nella riunione tenuta giovedì “la FIA e le squadre hanno discusso la posizione del nostro sport e la conclusione, inclusa l’opinione di tutte le parti interessate, è che è impossibile tenere il Gran Premio di Russia nelle circostanze attuali”.

Prima dell’ufficializzazione dello stop al Gp di Sochi, aveva attirato i titoli dei giornali la posizione presa da Sebastian Vettel, il quattro volte campione del Mondo che corre oggi per la Aston Martin: “Ritengo sia sbagliato correre in Russia e ho già deciso che non lo farò”, aveva commentato il pilota tedesco.

Il tennis

In assenza di prese di posizione ufficiali da parte di ATP e WTA, vanno registrare le parole spese dai due tennisti russi più forti del circuito, il nuovo numero uno al mondo Daniil Medvedev e il numero sette Andrey Rublev.

Da tennista voglio promuovere la pace in tutto il mondo. Giochiamo in così tanti paesi… sono stato in così tanti paesi da junior e da pro. Non è facile sentire certe cose. Io sono per la pace”, ha detto Medvedev dopo la vittoria contro il giapponese Yoshihito Nishioka ad Acapulco, in Messico.

Il compagno di nazionale Rublev, impegnato invece a Dubai, ha mandato a sua volta messaggi di pace: “In questi momenti ti rendi conto che la mia partita non conta niente” ha affermato Rublev. “Quello che sta succedendo è terribile. Ti rendi conto di quanto sia importante la pace nel mondo e rispettarsi a vicenda, qualunque cosa accada, essere uniti. Dovremmo prenderci cura della nostra terra e gli uni degli altri”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia