Il bilancio è di due morti e tredici feriti, tra questi tanti minorenni e uno in gravi condizioni. La tragedia della Vela Celeste (periferia nord di Napoli) una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l’abbattimento effettuato in precedenza delle altre, è stata causata dal crollo di un ballatoio, avvenuto ieri alle 22:40. Un boato come una forte esplosione avvertita nello stabile dopo che la struttura in ferro del terzo piano si è staccata crollando su quelle inferiori. Soltanto ad aprile scorso era stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell’amministrazione Manfredi dedicato alle Vele di Scampia con 18 milioni stanziati all’interno del Piano periferie per la Vela Celeste. Avrebbe dovuto riqualificare i piani comuni, i garage, i porticati e i collegamenti verticali.

Chi sono le vittime del crollo della Vele Celeste

Il primo nome è quello di Roberto Abbruzzo, macellaio, marito e padre di una bambina di due anni. È lui ad aver perso la vita ieri sera in una caduta. Anche Margherita Della Ragione, una donna di 35 anni, non ce l’ha fatta a causa delle gravi ferite riportate, nonostante il ricovero al CTO. La Vela si è trasformata in un inferno di sangue, polvere e sirene di ambulanze. I feriti sono stati distribuiti in vari ospedali cittadini.

Una donna di 25 anni è in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione al Cardarelli, dove sono state ricoverate anche due donne di 53 e 35 anni con ferite meno gravi. All’Ospedale del Mare, un uomo è stato ricoverato per fratture e un’emorragia cerebrale, mentre una giovane di 23 anni è in condizioni meno serie. Al San Paolo di Fuorigrotta è stato ricoverato un 28enne. Sette bambini, tra i due e gli otto anni, sono stati trasferiti all’ospedale pediatrico Santobono; due di loro sono in condizioni critiche a causa di fratture e traumi cranici. Dopo il crollo, molte persone spaventate si sono riversate in strada.

Attivato il CSS

A seguito della tragedia avvenuta nella Vela Celeste a Scampia, il prefetto ha subito attivato il Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS). In una riunione del Comitato alle 3:40 del mattino, è stato redatto il secondo e attuale bilancio. La Procura della Repubblica di Napoli aprirà un’inchiesta per determinare le cause della tragedia.

Redazione

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