Da qualche giorno si è conclusa la prima edizione del premio letterario DEI (Diversità, Equità e Inclusione) indetto all’interno del Festival Parole a Braccio organizzato dal Rotary Club Fortebraccio di Montone. Il premio del quale sono stato presidente di giuria ha visto trionfare “Cantico dell’abisso” (Arcadia) di Ariase Barretta.


Ci sono libri in grado di squarciarti dentro, di creare crepe attraverso le quali l’atrocità si insinua e non ti abbandona, libri dove la bocca si spalanca per lo stupore quando l’impensabile crudeltà marchia la purezza, ma dove al contempo tra le pagine scovi quell’amore che permette di continuare a vivere, monchi, amputati, eppure sopravvissuti. “Cantico dell’abisso” è una gola nella quale il lettore viene risucchiato per muoversi tra l’ipocrisia e l’odio di una famiglia tradizionale, mendace scudo per fingersi altri agli occhi della società. Un libro coraggioso che tocca temi che al solo nominarli un automatico rifiuto sale dallo stomaco. E Barretta fa tutto questo con delicata audacia e struggente verità obbligando a non fermarsi all’apparenza e a capire che l’amore, come ci insegna Davide (il protagonista del suo libro), non è mai un errore e può tenerci in vita nella notte più buia.

Al secondo posto è arrivato “La felice e violenta vita di Maribel Ziga” (D editore) di Itziar Ziga: Il femminicidio, la mutilazione alla quale le donne sono soggette per colpa di un ruolo prestabilito, la ribellione, il coraggio, partendo dalla storia della madre l’autrice racconta la sua. Lotta al patriarcato, sorellanza, un libro che è un proclama alla libertà e che va contro qualsiasi forma di violenza. Un’opera intensa che fa riflettere e strappa sorrisi, una scrittura immaginifica e di spontaneo impatto.

Per premiare l’originalità e la sensibilità con le quali affronta certi temi è stato inoltre istituito un premio menzione speciale della giuria che è andato al graphic novel “Saetta Rossa” (Panini) di Marco B. Bucci e Riccardo Atzeni. Delizioso, originale, gli autori hanno trovato il modo di trattare il tema dell’alterità con delicatezza, con un approccio che è un mix di parole e immagini spingono a riflettere sulla nostra società, la deriva verso la quale stiamo andando, tenendo conto delle molteplici sensibilità individuali per indagare i temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Alla premiazione hanno partecipato le Karma B che hanno eseguito alla chitarra “Che cosa sono le nuvole”, brano scritto da Pasolini e interpretato da Modugno nel mini film omonimo, episodio di “Capriccio all’italiana” del 67. La canzone era inframmezzata da scritti inediti ad opera del duo drag sulle tre attrici più rappresentative della produzione pasoliniana (Anna Magnani, Silvana Mangano e Maria Callas) e sulla nascita e morte dello stesso Pasolini.

 

 

E' autore di romanzi sulla discriminazione e i diritti civili. Tradotto in inglese e spagnolo, ha scritto la trilogia di Bambi, prima trilogia italiana incentrata sull'identità di genere e l'orientamento sessuale, opera pubblicata nel volume “Bambi. Storia di una metamorfosi” (Avagliano, 2022). La sua produzione letteraria comprende inoltre testi per ragazzi utilizzati nelle scuole. Reali scrive per Il Mattino e collabora con HuffPost Italia.