Un parroco diverso, che ha sostenuto nel tempo “posizioni non conformi all’insegnamento della Chiesa Cattolica”, come scrive nel provvedimento del tribunale ecclesiastico della diocesi di La Spezia il vescovo, monsignor Luigi Ernesto Palletti.

Da lunedì don Giulio Mignani, parroco del piccolo centro da 800 anime di Bonassola, è stato sospeso ‘a divinis’: rimarrà sacerdote ma non potrà più confessare i fedeli, predicare in pubblico e celebrare la messa.

Una decisione presa con un procedimento amministrativo penale canonico a causa delle sue posizioni distanti da quella della Chiesa, in particolare su temi ‘sensibili’ come aborto, famiglie arcobaleno ed eutanasia.

Temi su cui don Giulio era intervenuto nelle sue messe ma anche in diverse interviste. Per questo nel provvedimento preso dal tribunale ecclesiastico della diocesi di La Spezia viene evidenziato come “il tenore sereno e consapevole con il quale sono state rilasciate porta ad escludere la presenza di fattori che possano avere influenzato la capacitando libera espressione del chierico, lui stesso ha riconosciuto sue le affermazioni”.

Anche perché, come si legge nel documento pubblicato dal Corriere della Sera, “ogni volta è stato ammonito e richiamato all’osservanza degli impegni pastorali e canonici” ma “gli episodi però hanno continuato a ripetersi nel tempo, suscitando sempre più grave scandalo tra i fedeli”.

Proprio al quotidiano don Giulio difende le sue posizioni, che “non hanno mai voluto essere offensive né polemiche nei confronti della Chiesa”, anzi ciò che lo ha mosso, racconta, “è la preoccupazione che la Chiesa possa essere considerata sempre più marginale e sempre meno credibile nella società contemporanea”. Il parroco smentisce anche il presunto “grave scandalo” trai fedeli per le sue posizioni: per don Giulio anzi “una gran parte di fedeli ha apprezzato quanto da me condiviso traendone motivo di crescita e rimotivazione spirituale“.

Tante le manifestazioni di solidarietà per il parroco. A Bonassola è nato anche un comitato popolare, #iostocongiulio, composto essenzialmente dai parrocchiani del sacerdote sospeso dalla Curia. Un comitato sorto “per contestare questa infausta decisione e manifestare la nostra solidarietà e supporto nei confronti di don Giulio Mignani”. Per mostrare la vicinanza al loro parroco, gli ‘attivisti’ hanno già organizzato una manifestazione sul piazzale della chiesa di Bonassola “per dimostrare la nostra solidarietà, vicinanza, affetto e riconoscenza nei confronti di un grande uomo quale è don Giulio, attento ai bisogni di tutti, intriso di grande senso di libertà, umanità e rispetto”, si legge sul ‘manifesto’ del comitato. 

La manifestazione si terrà domenica 9 ottobre, proprio durante la Festa patronale della Madonna del Rosario che si celebrerà a Bonassola: questa volta però vedrà anche una sorta di ‘sciopero’ da parte dei portatori della statua della Madonna, in solidarietà con la manifestazione a favore del parroco.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.