Giovanni Donzelli non fa mezzo passo indietro: dovrà rispondere al Giurì d’onore, convocato dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana su richiesta del Partito Democratico, a proposito delle sue dichiarazioni a Montecitorio. Il deputato di Fratelli d’Italia aveva fatto riferimento ieri a documenti che dimostrerebbero contatti in carcere tra l’anarchico Alfredo Cospito, sottoposto al regime duro del 41 bis, con esponenti della ‘Ndrangheta e della Camorra. Quei colloqui Donzelli li aveva messi in relazione con la visita all’anarchico in sciopero della fame dello scorso 12 gennaio di alcuni parlamentari del Pd, guidati dalla capogruppo Debora Serracchiani. E aveva chiesto: “Allora, voglio sapere, se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia?”.

Le dichiarazioni erano arrivate durante la legge sull’istituzione della commissione Antimafia. Il deputato aveva definito Cospito “un nuovo personaggio, un influencer che la mafia sta utilizzando” e citato documenti “presenti al ministero della Giustizia” secondo cui l’anarchico, quando era recluso in carcere a Sassari, avrebbe avuto dei colloqui con esponenti della ‘Ndrangheta e della Camorra che lo esortavano a proseguire sulla strada intrapresa. Contro il cosiddetto “carcere duro”. Donzelli dovrà rispondere anche davanti a un magistrato, visto che i dem, per “difendere la nostra onorabilità”, hanno annunciato che intraprenderanno la via giudiziaria. Il Pd ne ha chiesto inoltre le dimissioni da vicepresidente del Copasir e ha invocato un’informativa urgente del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

“Non ho divulgato intercettazioni ma ho parlato di quanto riportato in una relazione al ministero di Giustizia di cui, in quanto parlamentare, potevo conoscere il contenuto. Non ho violato segreti”, ha risposto Donzelli a Il Corriere della Sera. La relazione, ha aggiunto, gli era stata fornita dal sottosegretario Andrea Delmastro. Delmastro Delle Vedove è sottosegretario al ministero della Giustizia e ha dallo scorso dicembre la delega al Dap, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. E inoltre condivide la casa dove vive con Donzelli a Roma. “Avessi divulgato documenti riservati di cui fossi venuto a conoscenza tramite il Copasir dovrei dimettermi, certo. Ma il Copasir non c’entra niente. E verificarlo è semplice. Chi non ha senso delle istituzioni è chi è andato a trovare Cospito”.

Donzelli ha anche ricordato come il passaggio di Cospito al 41-bis sia stato firmato dall’ex ministra della Giustizia Marta Cartabia, del governo Draghi sostenuto anche dal Pd. “Io ho chiesto solo ai parlamentari del Pd di essere chiari sul tema del 41 bis e nello specifico di Cospito al 41 bis. Loro balbettano. Usciti dal carcere, hanno detto che la pena deve essere umana. Ma Cospito non patisce alcun trattamento disumano. Si scusino loro. Con gli italiani. Cospito sta facendo una battaglia per tutti i detenuti che vivono il suo stesso regime carcerario e i mafiosi fanno il tifo per lui”. Nessun timore di rispondere al Giurì d’onore. “Se qualcuno sostiene che, siccome Cospito sta facendo lo sciopero della fame, non debba più stare al 41 bis, lo dica. Ma allora perché non dovrebbe valere per Matteo Messina Denaro che è malato?”.

Cospito è in sciopero della fame dal 19 ottobre scorso. Secondo la difesa ha perso oltre 40 chili e a causa delle sue condizioni è stato trasferito a Opera a Milano. Il ministro Nordio, in conferenza stampa con il ministro degli Esteri Antonio Tajani e con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha negato che lo sciopero della fame possa sollevare il regime di “carcere duro” così come le azioni rivendicate da collettivi anarchici tra l’Italia e altri Paesi possa portare lo Stato a trattare. Il Guardasigilli ha dato mandato al suo capo gabinetto “di ricostruire con urgenza quanto accaduto” e programmato la sua informativa in aula oggi alle 16:00.

Esploso il caso, hanno preso a girare voci su presunte tensioni nell’alleanza di centrodestra. Il segretario della Lega e vice primo ministro Matteo Salvini lo ha telefonato in serata, ha espresso solidarietà ma anche aggiunto che “l’Italia dalla politica si aspetta altro”. Più cauta la linea di Forza Italia. Il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari para le critiche alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Dire che Meloni è pronta a lasciar morire in carcere Cospito, quando sul 41bis la decisione è dei magistrati e non del governo, serve solo a dire che l’obiettivo è Meloni”. No comment dal Dap al momento mentre dall’opposizione si invocano le dimissioni di Delmastro.

Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo dopo le dichiarazioni di ieri alla Camera del deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. Il fascicolo è stato aperto a seguito di un esposto presentato dal deputato Angelo Bonelli nel quale si fa riferimento alle intercettazioni, oggetto di segreto, rese pubbliche dal deputato FdI nel suo intervento

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.