Il caso e le polemiche
Giovanni Donzelli rinnega il fratello dopo l’arresto: tanto “vota per il centrosinistra”
Il capo dei deputati di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, l’altro giorno ha avuto in Tv uno scontro con Maria Elena Boschi, di Italia Viva. Si discuteva di garantismo, e la Boschi ha fatto notare che il partito di Donzelli usò politicamente le inchieste che la magistratura toscana realizzò contro suo padre e su suo fratello (che poi finirono tutte con ampie assoluzioni), mentre da parte di Italia Viva non ci fu neanche l’ombra di una polemica quando fu arrestato – accusato di bancarotta – il fratello di Donzelli. Anzi – ha detto la Boschi – noi ci siamo augurati e ci auguriamo che le indagini possano al più presto scagionare il fratello di Donzelli.
Beh, sapete come ha replicato Donzelli? Non negando, o viceversa scusandosi, ma semplicemente rinnegando suo fratello. Ha detto che suo fratello vota per il centrosinistra. E che quindi non ha niente a che fare con lui. Come abbiamo riassunto nel titolo di prima pagina, citando il titolo di un vecchio libro di Antonio Pennacchi, “mio fratello è figlio unico”. Naturalmente nessuno vieta all’onorevole Donzelli di usare gli argomenti che vuole per le sue polemiche in Tv. Certo, l’immagine che ne esce non è proprio quella di un combattente coraggioso. Rinnegare il proprio fratello nel momento nel quale si trova ad attraversare il periodo più difficile della sua vita, non è proprio il massimo che ci si può aspettare da una persona.
In genere le persone di una certa statura morale difendono i fratelli e i parenti e gli amici. Uno dei padri della destra di questo secolo, Gianfranco Fini, quando si trovò nei guai non per colpa sua ma per colpa del fratello della sua compagna (la nota vicenda della casa di Montecarlo), non fu neanche sfiorato dall’idea di poterlo scaricare. Tantomeno di accusarli di essere di sinistra. Diciamo la verità: un’altra stoffa, un’altra moralità politica.
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