È morta Monica Vitti. L’attrice romana, simbolo del cinema italiano è scomparsa a 90 anni. A farlo sapere lo scrittore, giornalista ed ex politico Walter Veltroni in un tweet. “Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto”, il tweet di Veltroni. L’attrice era malata da tempo. Sui giornali si era scritto sempre di una malattia neurodegenerativa, vissuta con assoluta riservatezza e lontano dal gossip, che aveva costretto la Diva all’addio alle scene.

 

Era nata il 3 novembre del 1931 a Roma, cresciuta in Sicilia prima della guerra per il lavoro del padre ispettore di commercio. Aveva esordito nel cinema, dopo il teatro, nel 1954 dopo il diploma all’Accademia d’arte drammatica sotto la guida di Silvio D’Amico. Il sodalizio con Michelangelo Antonioni – i due furono legati sentimentalmente – la impose all’attenzione internazionale con film come L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto Rosso.

Tutti i registi del mondo la corteggiavano. Dagli anni ’60 anche la televisione con Milleluci e Domenica In. Con Mario Monicelli il passaggio alla commedia che segnò un’altra grande stagione nella sua carriera. La ragazza con la pistola è un successo enorme e ancora oggi una pellicola insuperata. Vitti poteva competere da pari a pari con i grandi protagonisti della commedia all’italiana: una stella senza nulla da invidiare o in meno di Alberto Sordi, Vittorio Gassmann o Nino Manfredi. Ha recitato per i film diretti dai più grandi. Da Miklos Jacso’ a Luis Bunuel, da André Cayatte a Dino Risi, da Ettore Scola a Luigi Magni de La Tosca.

Vitti ha scritto due libri autobiografici e diretto lei stessa un film, Scandalo segreto, del 1990. Ha portato in teatro la grande commedia americana prima di sparire, agli inizi degli anni 2000, a vivere mai isolata e con discrezione la sua malattia circondata dall’affetto della famiglia. Monica Vitti aveva ricevuto nel 1995 il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. La sua voce, un po’ roca, e pastosa, è un luogo della memoria del cinema e della cultura italiana.

L’amore tra Monica Vitti e Roberto Russo

Monica Vitti e Roberto Russo erano insieme da 48 anni. Lui, classe 1947, aveva cominciato come fotografo di scena per diventare regista. Il colpo di fulmine sul set del film Flirt, nel 1983. Lui aveva 36 anni e lei 52. Lei era una diva. Per 27 anni fidanzati, il matrimonio il 28 settembre del 2000 a Roma in Campidoglio. Poco dopo le nozze una malattia ha colpito l’attrice, un morbo neurodegenerativo, qualcosa di simile all’Alzheimer.

Sia la relazione che la malattia vissute sempre con grande intimità dalla coppia. L’ultima apparizione ufficiale alla prima a Roma di Notre Dame de Paris nel 2002. Lo stesso anno uno scatto rubato a Sabaudia: lui con il capello lungo e la barba incolta, brizzolato, gli occhiali da sole; lei in camicia e un largo cappello bianco, l’inconfondibile chioma bionda, gli occhiali da sole scuri. Da allora l’attrice ha vissuto sempre lontana dai riflettori, ritirata a vita privata.

“Le preparerò una torta con una candelina simbolica e insieme passeremo una delle tante giornate che abbiamo condiviso — le parole di Russo, a Il Corriere della Sera, in occasione degli 89 anni di Vitti — Ci conosciamo da 47 anni, nel 2000 ci siamo sposati in Campidoglio e prima della malattia, le ultime uscite sono state alla prima di Notre Dame de Paris e per il compleanno di Sordi. Ora da quasi 20 anni le sto accanto e voglio smentire che Monica si trovi in una clinica svizzera, come si diceva: lei è sempre stata qui a casa a Roma con una badante e con me ed è la mia presenza che fa la differenza per il dialogo che riesco a stabilire con i suoi occhi, non è vero che Monica viva isolata, fuori dalla realtà”.

(Seguono aggiornamenti)

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.