Lutto nel mondo della musica
È morto Franco Gatti, addio al cantante storica voce dei Ricchi e Poveri

È morto il cantante Franco Gatti dei Ricchi e Poveri. Aveva 80 anni, si è spento a Genova. “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco”, la notizia annunciata all’Ansa dal gruppo e dalla famiglia. Per quasi cinquant’anni Gatti ha calcato i palchi di mezzo mondo con le hit Che Sarà, Se m’innamoro, Mamma Maria, Sarà perché ti amo e Voulez vous danser. I Ricchi e Poveri restano ancora oggi il secondo gruppo italiano per vendite dietro ai Pooh.
Erano nati nel 1968, notati agli inizi da Franco Califano, che per i primi anni divenne il loro manager. Con i Pooh, i Nomadi e gli Stadio restano uno dei gruppi più longevi nella storia della musica italiana. Hanno vinto il primo posto al Festival di Sanremo nel 1985 con l’hit Se m’innamoro, si classificarono secondi nel 1970 e nel 1971. Hanno rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest del 1978 con la canzone Questo amore.
Gatti da tempi si era allontanato dal gruppo dopo la tragedia che aveva colpito la sua famiglia, con la morte del figlio nel 2013. La tragedia gli era stata comunicata mentre di lì a poco con gli altri componenti del gruppo sarebbe salito sul palco del Festival di Sanremo per ritirare il Premio alla Carriera. Alessio Gatti aveva 23 anni, era stato trovato senza vita nella sua abitazione di Nervi, a Genova.
Alla trasmissione Storie Italiane su Rai1 racconto su quella tragedia: “I miei colleghi e amici continuano a lavorare. Io mi sono fermato perché non salivo più con gioia sul palco”. La morte del figlio aveva cambiato tutto per il cantante, aveva perso l’entusiasmo per esibirsi. “Mio figlio beveva, beveva e beveva – raccontò il cantante in un’altra intervista – . Ed è stata anche un po’ la sua disgrazia. Ha fatto una cazzata, la prima della sua vita con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così. Credo che ci rincontreremo, lo spero”.
Gatti aveva partecipato alla reunion de I Ricchi e Poveri nel 2020, sul palco del teatro Ariston al Festival di Sanremo, ma la sua attività musicale ormai si era chiusa. Il gruppo in quell’occasione si era esibito in un medley di grandi successi: L’ultimo amore, La prima cosa bella, Sarà perché ti amo e Che sarà.
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