Il voto in Liguria è più importante di un pur importante voto per eleggere il Presidente della Giunta regionale.
È un banco di prova sia per Giorgia Meloni che per Elly Schlein. Come si direbbe per un famosissimo test di verifica matematica elementare, una prova del nove. Ma cosa è e come si fa una prova del nove? La prova del nove è un metodo semplice e veloce per controllare la correttezza delle operazioni aritmetiche come la somma, la sottrazione e la moltiplicazione. Si basa sul concetto di “riduzione modulo 9”, che implica che due numeri che hanno lo stesso resto quando divisi per 9 sono considerati equivalenti per quanto riguarda la somma e il prodotto delle loro cifre. Per applicare la prova del nove, devi prima calcolare la somma delle cifre del numero in questione. Se la somma è un numero a due cifre, somma di nuovo le cifre fino a ottenere un numero compreso tra 0 e 8. Questo numero è noto come “riduzione modulo9”. Proviamo a fare un esempio.
Prendiamo il numero 456.

La Somma delle cifre: 4 + 5 + 6 = 15. Se applichiamo la riduzione modulo 9: 1 + 5 = 6. Quindi, il risultato della prova del nove per 456 è 6. Quando sommiamo due numeri, effettuiamo la prova del nove per ciascun numero e poi per il risultato della somma. Se per esempio sommiamo 456 e 123 avremo che la prova del nove per 456 è 6 (come calcolato prima).
Prova del nove per 123: 1 + 2 + 3 = 6. Ora sommiamo i risultati delle prove del nove: – 6 (da 456) + 6 (da 123) = 12. Riduzione modulo 9: 1 + 2 = 3. Calcoliamo ora la somma reale: – 456 + 123 = 579.
Prova del nove per 579: 5 + 7 + 9 = 21, e 2 + 1 = 3. Poiché il risultato delle prove del nove coincide (3 = 3), la somma è corretta. Il procedimento mostrato per l’addizione, è simile anche per le altre operazioni aritmetiche.

È giusto sottolineare che, sebbene la prova del nove possa essere utile per identificare errori aritmetici, non è infallibile. Non può individuare errori che non alterano il risultato modulo 9, come scambi di cifre che mantengono la stessa somma delle cifre. Pertanto, la prova del nove è uno strumento utile di verifica, ma non sostituisce controlli più rigorosi.
Ora la premier e la sua principale antagonista, sono esattamente alle prese con questa verifica, importante, ma non infallibile. Se il centrodestra perderà la Liguria, rischia un cappotto in questa tornata delle regionali, perché l’Emilia è già persa e l’Umbria, in bilico, potrebbe essere risucchiata dalla sconfitta ligure. Per il governo e per Meloni sarebbe un colpo duro e un oggettivo appannamento e indebolimento di leadership. Non decisivo, perché al momento non c’è un’alternativa, ma importante. In ogni caso il centrodestra in risulta insperato lo ha già raggiunto, anche grazie alle liti e divisioni del campo avverse: tenere in bilico un risultato che, dopo la spinosa e rovinosa vicenda giudiziaria che ha colpito il presidente uscente Toti, sembrava già segnato in suo sfavore. Però alla fine conterà quel voto in più o in meno per Bucci o Orlando.

Se Schlein perdesse la Liguria, rischierebbe sia sul fronte interno che esterno al Pd. Sul piano interno Orlando, che è un temibile capo corrente, potrebbe far vacillare il sostegno alla segretaria (che sostiene senza reale trasporto) e aprire una guerra interna. Vero che pure lui ne uscirebbe indebolito, ma è abbastanza abile e scaltro da riversare il costo della sconfitta sulla segretaria e sulla sua debolezza politica e strategica. In più la sconfitta, pur addossata ai 5 stelle, frenerebbe la corsa di Schlein alla candidatura come candidata premier del centrosinistra o come si chiama. Se vincesse in Liguria, invece, potrebbe fare cappotto alle regionali e dare forza e slancio alla sua leadership.
Le due donne leader della politica italiana hanno entrambe un touch down da mettere a segno. O meglio: una prova del nove per le proprie capacità e ambizioni. A chi riuscirà la meta o il calcolo esatto?