“Ma che paura può farvi, signori della destra, un ragazzo che legge o che va a un concerto? Perché odiate le librerie o i teatri?” esordisce così Matteo Renzi, leader di Italia Viva alla notizia dell’esaurimento dei fondi del plafond previsto per l’anno dalla vecchia 18 App. Un annuncio comparso sulla stessa applicazione : “Si comunica che il plafond previsto, quale limite massimo di spesa, è esaurito. Si rappresenta, pertanto, che la Piattaforma non consente più registrazioni”. Il problema è che non tutti i maggiorenni nati nel 2004 avranno quindi la possibilità di accedere ai fondi perché la legge prevede che “in caso di esaurimento delle risorse disponibili” non vengano apportate ulteriori risorse.

“Ho denunciato questa scelta dieci mesi fa e sono stato accusato di fare allarmismo. Oggi purtroppo la verità viene a galla e il conto lo pagano i diciottenni. Il ministro Sangiuliano ha dunque mentito” – scrive Matteo Renzi sui social network. “E anziché metterci la faccia lo ha fatto pubblicando un freddo avviso sul sito. Così, tante famiglie che avevano contato sul bonus cultura per acquistare i libri universitari, si trovano con una spesa in più. Spero che le opposizioni si sveglino e almeno sulla battaglia della 18App ci diano una mano in Parlamento. Io farò di tutto per lottare contro questa follia”, aggiunge Renzi.

“I fondi per il bonus cultura sono esauriti, una beffa per tanti nati nel 2004 che, con i 500 euro, pensavano di comprare i libri universitari. Il governo Meloni affossa così definitivamente la 18app. Meloni e Sangiuliano non provano un po’ di vergogna?”. Lo scrive su X la senatrice Raffaella Paita.  Il plafond previsto per la copertura della misura era stato fissato a 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 e il provvedimento, entrato in vigore a dicembre dello stesso anno come conversione del decreto firmato dai ministri Franceschini e Franco nel settembre dello scorso anno prevedeva che “in caso di esaurimento delle risorse disponibili, Sogei non procede a ulteriori attribuzioni dell’importo”. Il nuovo governo ha sostituito il bonus con due carte cultura.

Redazione

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