L’esplosione della fabbrica Aluminium di Bolzano è stata fatale per uno dei sei operai feriti, morto ieri sera presso l’ospedale di Verona. Si chiamava Diallo Bocar, aveva 31 anni ed era originario del Senegal, ed era stato lesionato da gravissime ustioni.

L’esplosione si è verificata tra la notte di giovedì e venerdì scorso, durante la fase di colata e raffreddamento di alluminio fuso in uno stampo. Il capannone laterale visibile in foto è stato squarciato dalla deflagrazione. È proprio l’accidentale versamento d’acqua sul metallo incandescente e allo stato liquido una delle ipotesi di origine dell’incidente, ma serviranno accertamenti tecnici da parte degli esperti e periti che saranno nominati dalla Procura e che ha immediatamente posto sotto sequestro il capannone aprendo un’inchiesta. Tra gli operai gravemente feriti, altri sono stati trasferiti ai centri grandi ustionati di Verona, Padova e Baviera. Un sesto operaio ha riportato ferite meno gravi.

La fabbrica, attiva dal 1936, è una delle principali aziende produttrici di alluminio sul mercato europeo. Leader nella produzione di estrusi in leghe dure, in via Toni Ebner in zona industriale a Bolzano, iniziò la sua attività dedicandosi alla produzione di alluminio primario. Nel 1976, l’azienda aveva poi cambiato il proprio focus, passando alla produzione di estrusi di alluminio.

 

Redazione

Autore