Interviste
“FdI non ha diritto al 30% dello spazio Tv. In Rai problema deontologico”, intervista a Michele Anzaldi
Onorevole Anzaldi, Fratelli d’Italia con un esposto all’Agcom e una risoluzione in commissione di Vigilanza chiede che gli venga garantito più spazio in Rai e nelle tv, poiché dicono di essere l’unica opposizione. E l’Agcom, con una delibera, sembrerebbe non escludere a priori questa tesi, secondo quanto scrive “Repubblica”. Che ne pensa?
“La Delibera Agcom sulla correttezza dell’informazione appena adottata, a seguito dell’esposto di Fdi, in realtà non accoglie quanto chiedevano Santanché e Mollicone, ma richiama semplicemente le tv al rispetto del contraddittorio e della correttezza dell’informazione, cosa che dovrebbe essere scontata ma purtroppo nel nostro sistema televisivo in particolare pubblico non lo è più dopo le forzature che le emittenti hanno accettato negli ultimi anni. D’altronde l’Agcom non avrebbe potuto fare altrimenti, visto che la legge fuori dai periodi di Par condicio elettorale è a maglie molto larghe. Dopo questa delibera appare, quindi, del tutto irricevibile la risoluzione di Fdi in Vigilanza che vorrebbe obbligare i tg Rai a dare il 30% dello spazio al loro partito. Peraltro Fdi non è l’unica opposizione, ci sono anche la Sinistra che si è scissa da Leu e gli ex M5s che hanno lasciato il partito”.
Quindi quale messaggio trae dalla Delibera dell’Authority guidata da Giacomo Lasorella?
“L’Agcom ha ricordato che nei telegiornali il principio cardine deve essere quello della notiziabilità, mentre nei talk show vanno garantite le pari opportunità e il pieno contraddittorio. Principi che dovrebbero essere scontati ma che ormai da anni la Rai ha abbandonato. Basti pensare alla denuncia che proprio oggi Matteo Renzi, all’Assemblea di Italia Viva, ha fatto: è da tre anni che non viene intervistato dal Tg1, sebbene sia Renzi che Iv siano stati indubitabilmente protagonisti di diverse fasi politiche in questa legislatura. Come è possibile che un tg del servizio pubblico può ignorare in questo modo un partito, peraltro di maggioranza, falsando così la completezza dell’informazione? Altro che garantire gli spazi a Fdi, il primo problema è innanzitutto tornare al giornalismo. Per questo è ancora più urgente accelerare il ricambio dei vertici Rai, tenuto incredibilmente bloccato dai presidenti delle Camere, e ridare alla Rai un presidente di garanzia”.
Crede che ci sia un problema di giornalismo nei telegiornali Rai?
“Mi pare evidente che con i vertici nominati dal Governo Conte nei tg Rai il giornalismo sia stato completamente sostituito dalla propaganda, in particolare in alcuni notiziari anche sanzionati dall’Agcom, come Tg1 e Tg2. D’altronde abbiamo scoperto, grazie alla risposta della Rai ad una mia interrogazione, che è stato per espressa scelta del direttore di Rai1 Coletta e del direttore del Tg1 Carboni che la Rai in questi mesi ha garantito sempre e comunque a tutte le ore la trasmissione in diretta delle conferenze stampa di Palazzo Chigi sui Dpcm anti covid quando c’era Conte, mentre la prima conferenza stampa del Governo Draghi è stata volutamente oscurata. Con Conte cancellavano anche addirittura le edizioni delle 20 del Tg1, l’appuntamento più sacro della tv italiana, per trasmetterlo in diretta, mentre per Draghi nessuna diretta. E’ evidente che il primo problema è di deontologia, prima ancora che di bilancini”.
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