I militari della Guardia di Finanza hanno effettuato una serie di perquisizioni e approfondimenti nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova legata ai 49 milioni di euro confiscati alla Lega per i rimborsi elettorali. Il blitz delle Fiamme gialle avrebbe riguardato l’Associazione Maroni Presidente.

IL PROCESSO SUI RIMBORSI DELLA LEGA – L’indagine della procura ligure nasce da quella sui rimborsi elettorali che la Lega avrebbe ottenuto ai danni del Parlamento tra il 2008 e il 2010, falsificando rendiconti e bilanci. Il processo sulla vicenda si è chiuso lo scorso 6 agosto con la sentenza della Cassazione che ha dichiarato prescritti i reati per Umberto Bossi e per il tesoriere Francesco Belsito, confermando però la confisca dei 49 milioni di euro.

L’INDAGINE SUL RICICLAGGIO – I magistrati di Genova stanno ora lavorando su un presunto riciclaggio di parte di quei fondi che il partito di Matteo Salvini sta restituendo a rate allo Stato: secondo i pm parte di quei 49 milioni di euro sono stati fatti sparire in Lussemburgo tramite la banca Sparkasse di Bolzano e poi fatti rientrare in parte dopo i primi sequestri disposti dalla Procura. L’istituto di credito del Trentino Alto-Adige ha invece sostenuto che i fondi, circa 10 milioni di euro, fossero della stessa banca e slegati invece della Lega.

IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE MARONI PRESIDENTE – Le perquisizioni nella sede dell’Associazione Maroni Presidente fanno seguito all’esposto presentato dall’ex consigliere della lista Maroni Presidente, Marco Tizzoni: quest’ultimo chiedeva di capire se l’Associazione Maroni Presidente “fosse stata tenuta nascosta ai consiglieri dovendo servire quale soggetto occulto di intermediazione finanziaria in favore della Lega o di terzi”. Lo stesso Tizzoni nel giugno scorso era stato ascoltato come persona informata sui fatti dagli inquirenti genovesi.

INDAGATO L’ASSESSORE REGIONALE – La Finanza ha effettuato un blitz anche negli uffici dell’assessore regionale alle Culture, identità e autonomie di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli. L’esponente leghista sarebbe indagato in quanto presidente dell’Associazione Maroni Presidente nell’inchiesta della procura di Genova, con gli inquirenti che stanno cercando di rintracciare i 49 milioni di euro derivanti dalla falsificazione dei bilanci del partito.

LE ACCUSE DAL PD – Al diffondersi della notizia non è mancata la polemica politica. Ad attaccare la Lega e il suo leader è il senatore Pd Dario Parrini: “Una sentenza definitiva ha sancito che la Lega ha truffato lo Stato per 49 milioni, falsificando bilanci e rendiconti per ottenere i rimborsi pubblici. La Lega è condannata a restituire quelle somme ma non lo ha fatto. Da tempo sul partito di Salvini gravano forti sospetti di riciclaggio. Pochi minuti orsono un salto di qualità: mentre scrivo sono in corso perquisizioni della GdF relative a questa inchiesta. Al centro degli accertamenti l’Associazione Maroni Presidente. Stiamo ancora aspettando, dopo tante iniziative parlamentari, che Salvini ci dica dove sono finiti i proventi della truffa. Per ora ha fatto scena muta”.

Redazione

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