Esistono e sono stati utilizzati forni crematori in Ucraina dallo scoppiare del conflitto oltre 40 giorni fa? La tesi è sostenuta dal sindaco di Mariupol, la “città martire” ormai rasa al suolo e sottoposta sin dal ‘day one’ a pesanti bombardamenti russi.

Nella giornata di ieri infatti Vadim Boychenko ha denunciato che forni crematori mobili sono stati utilizzati dalle forze armate russe per coprire e cancellare le tracce dei crimini commessi nella città. Le parole di Boychenko sono riportate da Nexta, media indipendente bielorusso che sta coprendo il conflitto sin dal primo giorno, in cui si legge che secondo il sindaco di Mariupol “decine di migliaia di persone sarebbero morte a Mariupol” e che i forni crematori mobili servono a “nascondere le tracce dei crimini” e dei morti russi in battaglia.

Proprio il numero delle vittime civili, dice Nexta citando Boichenko, “è il motivo per cui la Russia non ha ancora concordato un piano di evacuazione”.

La denuncia di Boychenko viene accompagnata da una foto di un forno crematorio mobile, immagine già rimbalzata da settimane sul web: l’utilizzo di questa ‘tecnologia’ era già stata segnalata il 23 febbraio scorso, un giorno prima dello scoppiare ‘ufficiale’ del conflitto.

A denunciarlo era stato Ben Wallace, Segretario di Stato per la Difesa britannico, che riferiva di un precedente utilizzo di forni crematori mobili da parte russa già nel 2015 nell’Ucraina dell’Est.

Al momento però non vi sono conferme indipendenti di tutto ciò, ma soprattutto l’immagine e i filmati diffusi per ‘certificare’ l’uso da parte russa dei forni crematori è falsa. Si tratta di una foto che nulla ha a che vedere col conflitto in corso in Ucraina e che risale ad un video pubblicato su YouTube già nell’agosto del 2013, ben nove anni fa, per mostrare il funzionamento di un inceneritore mobile.

Test di un impianto unico per la distruzione termica (incenerimento) dei rifiuti biologici: un crematorio mobile IN-50.1K, che ha subito importanti riparazioni e un profondo ammodernamento. Leggi la notizia sul sito ufficiale di CJSC Tourmaline”, è il messaggio che compare nella descrizione del video.

Anche i media italiani hanno utilizzato queste immagini a sostegno delle denunce ucraine, sia quelle di Boychenko che quelle del sindaco di Kiev Vitalij Klitschko, che a sua volta le ha condivise accusando le forze armate russe di commettere “crimini di guerra” a Mariupol.

A negare l’utilizzo di quel particolare di forno crematorio da parte delle forze russe era stato già il 28 febbraio scorso France24, che aveva analizzato le foto e i video ucraini sottolineando proprio come si trattasse in realtà di un filmato ‘promozionale’ non collegato al conflitto.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia