Un viaggio diventato odissea. Un inferno vissuto all’interno del treno alta velocità Frecciargento partito da Roma e diretto a Lecce, fermatosi dopo pochi chilometri dall’uscita della stazione di Termini, per la precisione nei pressi di Salone, alla periferia della capitale. Un guasto alla rete elettrica con porte e finestroni bloccati, aria condizionata interrotta e disagi e malori (a causa del gran caldo) per i passeggeri rimasti chiusi all’interno del convoglio per diverso tempo. Gravissimi le ripercussioni sull’alta velocità da Roma verso il sud Italia con ritardi superiori anche alle due ore.

Una passeggera del Frecciargento racconta che “dopo dieci minuti dalla partenza da Termini va in blackout tutto il sistema elettrico, niente aria condizionata, finestrini e porte bloccate. Il treno si ferma inesorabilmente, nelle carrozze 50 gradi, i passeggeri attendono fiduciosi ma il tempo passa e nulla cambia”. La donna prova ad assistere le persone in difficoltà: “Vedo giovanotti respirare con affanno, anziani e bambini in difficoltà, crisi di panico. Sono una psicologa, dico, respirate piano e tra poco risolveranno il problema”. Dopo quasi un’ora di attesa “si apre una porta” poi l’arrivo dei vigili del fuoco e il trasbordo su un altro treno.

Rallentamenti sulla linea ad alta velocità Roma-Napoli dove la circolazione, sostiene Trenitalia, è “fortemente rallentata” con ritardi che “possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 180 minuti”. Quattordici treni sono stati instradati sul percorso alternativo via Cassino “con un maggior tempo di percorrenza fino a 120 minuti”. Altri sei sono stati instradati sul percorso alternativo via Formia sempre “con un maggior tempo di percorrenza fino a 120 minuti”. I ritardi coinvolgono sia convogli diretti al sud, in particolare Reggio Calabria, Napoli Centrale, Foggia e Salerno sia quelli diretti al nord, Milano centrale, Torino Porta Nuova, Bergamo, Udine, eVenezia Santa Lucia. Anche i treni regionali hanno subito ritardi di un’ora.

Redazione

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