Affetto da malattia genetica rarissima: unico in Italia
Gabry, il bimbo di 2 anni dimesso dopo il trapianto: “Urlava di gioia, è tornato a giocare”

“Possiamo dirvi che Gabry è fuori dall’ospedale, ha fatto il trapianto e sta bene: è stato bravissimo. Ora sta rigiocando con i suoi giochi che prima non poteva toccare”. E’ il video diffuso nelle scorse ore da Cristiano Costanzo, papà del piccolo Gabriele, il bimbo di due anni affetto da una malattia genetica rarissima, la Sifd, l’anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B: vale a dire febbri periodiche e ritardo dello sviluppo. Sono venti i casi registrati nel mondo, quello di Gabriele, per tutti Gabry, è l’unico in Italia.
LA GIOIA DELLA FAMIGLIA – Gabry a inizio novembre, dopo aver trovato un donatore compatibile (“il suo gemello genetico”), è stato sottoposto nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Asst Spedali Civil di Brescia, al trapianto di midollo osseo e a distanza di un mese le sue condizioni sono buone, tanto da essere dimesso. Attualmente “si trova in una casetta messa a disposizione da associazioni, il percorso è ancora lungo e Gabri dovrà essere sottoposto ad altri controlli”. “Gridava, urlava per la gioia – aggiunge il papà, originario di Napoli ma che vive e lavora Milano -. E’ stato davvero qualcosa di commovente. Mi mancava accarezzarlo, la strada è ancora lunga ma fino ad ora è andato tutto bene”.
LE PAROLE DEI MEDICI – “L’iter per trovare un donatore compatibile è stato lungo e non privo di imprevisti. Il trapianto, effettuato nel Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Asst Spedali Civili, è pienamente riuscito: le cellule staminali ematopoietiche hanno attecchito”, fa sapere la direzione degli Spedali civili di Brescia. “Tutto il team del Progetto Trapianto Pediatrico è felice per la dimissione di Gabriele”, ha spiegato il dottor Fulvio Porta, direttore del reparto di Oncoematologia Pediatrica degli Spedali civili che ha effettuato il trapianto di midollo osseo. “Il piccolo – ha spiegato Porta – ora dovrà rimanere come di consueto in osservazione presso una casa-alloggio in città per qualche tempo prima del ritorno definitivo a casa”.
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