Quanto accaduto ieri al San Vito Marulla ha davvero dell’incredibile se rapportato ai giorni nostri, il giornalista Pasquale Golia vittima di discriminazione per il suo aspetto fisico.

Questa storia ci riporta alla mente l’insegnamento di Fabrizio De Andrè che nel famoso brano “Un giudice” metteva in mostra tutte le contraddizioni e i luoghi comuni delle persone nei confronti di chi ha una statura diversa dal comune.

Pasquale Golia, noto e apprezzatissimo giornalista calabrese, accreditato anche alle recenti Olimpiadi di Tokyo, ieri è stato vittima proprio di quella discriminazione di deandriana memoria.

L’episodio si è consumato ieri durante il match di Serie B tra Cosenza e Cremonese. Pasquale come sempre era li a bordo campo a fare quel lavoro di fotoreporter che lo ha sempre appassionato fin da piccolo e che oggi fa con straordinario talento.

Uno degli steward addetti alla sicurezza all’interno del terreno di gioco, come racconta lo stesso Pasquale in un lungo sfogo nel suo profilo Facebook, avrebbe iniziato a sbeffeggiarlo e umiliarlo.

Questo però non sarebbe l’unico episodio di cui è vittima Pasquale, ma questa perpetua discriminazione è iniziata già dalla scorsa stagione e sta proseguendo in modo sempre più preoccupante sempre da parte dello stesso steward con il silenzio di tutte le persone che vi assistono.

Se da una parte lo steward dovrebbe essere redarguito dalla società (cosa che risulta non essere mai accaduto), dall’altro quello che fa più rabbia è la totale assenza di vicinanza da parte delle altre persone che partita dopo partita assistono da bordocampo.

Ed è proprio questo che Pasquale sottolinea nel suo sfogo; “Il tutto nel silenzio di chi dovrebbe vigilare anche su chi è chiamato a garantire la sicurezza nello stadio ma che evidentemente preferisce fare altro o meglio fare il bullo con chi, come me, per essere lì ha dovuto fare gavetta, iscriversi ad un ordine professionale e mettersi ogni domenica in gioco”.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Pasquale che è ancora molto scosso per l’accaduto e ci ha tenuto a farci sapere che ha gia sporto denuncia e che si augura di avere supporto dal Cosenza Calcio e dalle istituzioni in modo che episodi del genere non capitino mai piu ne a lui ne a tanti altri.

Siamo nel 2021 ed ancora, nonostante le tante battaglie che abbiamo combattuto e continuiamo a combattere per l’uguaglianza e la stigmatizzazione di ogni forma di discriminazione, in un campo di calcio assistiamo a scene come quelle di cui è vittima Pasquale.

Siamo vicini al collega Pasquale Golia per il coraggio di denunciare questi episodi e attendiamo fiduciosi di rivederlo al suo posto a bordocampo con l’entusiasmo e la passione giornalistica che lo ha sempre contraddistinto.

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Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format