Il sondaggio Piepoli
Gli italiani vogliono il Green Pass per discoteche e ristoranti: favorevole il 73%

La maggioranza degli italiani sarebbe favorevole all’estensione dell’uso del Green Pass. Un uso “alla francese” per accedere a locali e spazi pubblici come deciso dal Presidente francese Emmanuel Macron. Sul punto si sta arrovellando il governo, che dovrebbe prendere una decisione in settimana. Diversi commercianti ed esercenti delle attività interessate – che sarebbero ristoranti, bar, discoteche, palestre, piscine, ma non c’è ancora nulla di ufficiale – hanno fatto sapere di essere contrari alla misura. Il Green Pass viene concesso a chi ha ricevuto il vaccino e a chi recentemente è risultato negativo a un tampone o è guarito dal covid-19.
L’Istituto Piepoli ha realizzato un sondaggio per il quotidiano Il Foglio. “Il 42 per cento degli intervistati si dice ‘molto favorevole’ a questa prospettiva, il 31 per cento ‘abbastanza favorevole’. I restanti si dividono in poco (10 per cento) o per nulla (16 per cento) ben disposti nei confronti della misura (solo l’1 per cento non ha opinione, a riprova del fatto che sul tema si è scelto di rimanere non indifferenti)”.
“Il modello Macron raccoglie largo consenso tra gli italiani, che pensano sia l’unica via percorribile per salvare un’estate messa sempre più a rischio dalle varianti”, dice il vicepresidente dell’Istituto Piepoli Livio Gigliuto. “I contrari, però, sono molto determinati e convincerli sembra difficile. In maggioranza favorevoli sono gli elettori di tutti i partiti, da destra a sinistra fino al Movimento 5 Stelle, ad eccezione di quelli di Fratelli d’Italia, gli unici tra i quali prevale il rifiuto di un’estensione del green pass”.
Una questione anche politica insomma: dallo stesso sondaggio emerge quindi che circa nove elettori su dieci del centrosinistra sono a favore dell’estensione dell’uso. La percentuale di favorevoli scende al 79% per gli elettori del Movimento 5 Stelle e al 64% per gli elettori della coalizione del centrodestra. Il Green Pass è all’ordine del giorno del dibattito politico dalla settimana scorsa, da quando la crescita esponenziale dei casi a causa della variante Delta del covid-19 è diventata inequivocabile. Oggi diversi media e giornali hanno riportato che il Green Pass dovrebbe entrare in vigore a inizio agosto, con una prima versione valida per gli eventi e i ristoranti al chiuso da settembre e con una seconda versione da utilizzare sui mezzi di trasporto.
La Conferenza delle Regioni ha proposto nel pomeriggio, secondo quanto riportato dall’Ansa, di utilizzare il Green Pass come un salvacondotto per scongiurare chiusure al di fuori della zona bianca. I governatori chiedono di introdurre l’obbligo di accesso con il green pass a discoteche e grandi eventi solo al fine di permettere, almeno nella fase attuale, la riapertura di queste attività ancora chiuse. E l’uso del pass per ristoranti e locali al chiuso nelle aree al di fuori della Zona Bianca: una misura che, soprattutto in autunno, servirebbe per evitare nuove chiusure.
Sono più di 62 milioni e 361mila le somministrazioni condotte in Italia. Più di 27 milioni e 778 le persone che hanno completato il ciclo, il 51,43% della popolazione over 12 anni. L’Italia ha mancato l’obiettivo di raggiungere il 69% della popolazione coperta entro fine luglio. Difficile raggiungere l’80% di copertura a metà settembre. A mancare, in questa fase, non sono le dosi ma i pazienti. Sono circa 2 milioni e 400mila gli over 60 ancora da vaccinare. Si procede a circa 500mila dosi al giorno. Il fisico dell’Università di Trento Roberto Battiston ha fissato la soglia dell’immunità di gregge all’88% di popolazione coperta dal vaccino.
© Riproduzione riservata