Una nave battente bandiera italiana è stata attaccata la scorsa notte nel Golfo del Messico da alcuni pirati. Nelle concitati fasi dell’attacco due marittimi italiani sarebbero rimasti feriti. Uno colpito da un oggetto contundente alla testa, mentre un altro ferito da un colpo di arma da fuoco al ginocchio. Nessuno dei due sarebbe in pericolo di vita.

L’ATTACCO – Il commando che ha assaltato la nave italiana, la Remas, era composta da 7 o 8 pirati. Questi hanno raggiunto la motonave a bordo di due barchini veloci e sono saliti a bordo. Una volta sul ponte della nave hanno aperto il fuoco contro i componenti dell’equipaggio e li hanno derubati. Dopo aver completato l’azione hanno abbandonato l’imbarcazione e sono scappati via a bordo dei barchini con cui erano arrivati.

I SOCCORSI – Sulla nave si trovavano 35 persone tra cui un ufficiale della marina mercantile messicana che, mettendosi in contatto con le autorità locali, ha coordinato i soccorsi. La Remas è stata così scortata da una unità della marina militare messicana fino al porto di Ciudad del Carmen dove i due feriti sono stati sbarcati per essere trasferiti in ospedale e ricevere le cure necessarie.

LA NAVE – La Remas opera nel Golfo del Messico a supporto delle piattaforme di estrazione. Poche settimane fa un assalto analogo era stato condotto nei confronti di una piattaforma petrolifera. La nave è proprietà della Micoperi, azienda con base a Ravenna che rappresenta uno dei maggiori contractor dell’industria offshore.

AGGIORNAMENTO: Dieci minuti in tutto. Il tempo di salire a bordo, aprire il fuoco contro l’equipaggio derubandolo di quanto possibile, e di fuggire, lasciandosi dietro due feriti. È successo nelle acque del Golfo del Messico: a essere attaccata da un commando di 7-8 pirati è la ‘Remas’, una nave di rifornimento per le piattaforme petrolifere offshore del gruppo italiano Micoperi, con sede a Ravenna. L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha seguito il caso con la massima attenzione e in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Città del Messico.

Al momento dell’assalto, sulla nave si trovavano 35 persone (9 gli italiani), compreso un ufficiale della Marina mercantile messicana, che ha poi coordinato i contatti con le autorità locali. Da quanto si è appreso, è stato lo stesso equipaggio a respingere l’attacco. I feriti sono due italiani che non si trovano in pericolo di vita: i due sono stati sbarcati nel porto di Ciudad del Carmen, dove la Remas è arrivata scortata da una unità militare messicana. Lì ha trovato il personale medico allertato per soccorrere i due marittimi.

I FERITI – “Il Messico non è per tutti.. E’ solo per i messicani”, ha scritto sul suo profilo facebook Livio Vespasiani, marittimo di Ortona (Abruzzo) imbarcato sulla nave italiana. Agli amici che gli chiedevano come andasse, il meccanico di bordo, ha scritto: “Diciamo tutto apposto compà”. “C’era sangue, un ragazzo a terra che mi ha detto ‘Mi hanno sparato'”, ha raccontato Alessandro Fiorenza, primo ufficiale della nave, in un messaggio inviato al comandante di rimorchiatore Gianluigi Spinosa.” Non c’erano bende così ho cercato di fermare l’emorragia con i fili del caricabatterie, ho cercato ghiaccio in cucina per metterlo sulle ferite – ha aggiunto – gli ho detto: ‘Non preoccuparti, ti hanno preso sulle gambe’. Mentre ero in cucina i pirati passavano dietro di me, non mi hanno fatto nulla, forse hanno capito che stavo soccorrendo un ferito”.

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