Non c’è pace nel Partito democratico del Piemonte, a meno di due mesi dalle elezioni regionali. Il terremoto giudiziario scatenato dall’inchiesta ‘Echidna’ della procura di Torino, sugli interessi della ‘ndrangheta sull’autostrada Torino-Bardonecchia, ha portato all’apertura di un nuovo fronte nella battaglia politica tra la fazione bonacciniana e quella schleiniana.

Neanche il tempo di archiviare la pratica, con tanto di braccio di ferro tra le due mozioni, sulla candidatura per il centrosinistra da contrapporre al Cirio Bis, ed ecco che arrivano le dimissioni del capogruppo dei Dem Raffaele Gallo, designato come capolista alle prossime regionali dell’8 e 9 giugno.

Iscrizione nel registro degli indagati di Salvatore Gallo

Una decisione la sua che era nell’aria, dopo l‘iscrizione nel registro degli indagati di suo padre Salvatore Gallo, 83 anni, considerato uomo forte all’interno del partito, in particolare nello spostare voti, facendo sentire la sua voce grazie al grande numero di tessere che portava in cascina.

L’accusa di corruzione elettorale per l’ex manager di Sitaf

L’ex manager di Sitaf, concessionaria autostradale dell’A32, è accusato di corruzione elettorale, estorsione e peculato. Gallo Jr, invece, nell’inchiesta non è coinvolto, ma “a tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico”, come ha spiegato, ha fatto un passo indietro.

Decisione presa dopo un colloquio avuto con il segretario regionale Domenico Rossi, che nelle scorse ore, oltre a chiedere alla commissione di garanzia interna di valutare il comportamento di Salvatore Gallo, aveva accennato all’ipotesi di riaprire alcuni ragionamenti alla lista di Torino.

Dopo il duro colpo subito dall’area bonacciniana, di cui fa parte Gallo, la palla passa in mano ai sostenitori della mozione della segretaria nazionale Elly Schlein, che sono pronti a presentare il nome di Nadia Conticelli, presidente regionale del partito, oltre che capogruppo a Palazzo Civico, per ricoprire il vuoto lasciato in cima alla lista.

Ma i bonacciniani non vogliono restare alla finestra. I telefoni in queste ore sono roventi e fonti autorevoli parlano di una corsa a trovare entro pochi giorni chi possa sostituire Raffaele Gallo. Meglio se donna, come l’assessora alla cultura del Comune di Moncalieri Laura Pompeo. Oppure un nome non necessariamente appartenente al partito Per questo si starebbe tornando a guardare nell’ambito della società civile. Idea già accarezzata quando il Pd e M5s si erano seduti a un tavolo per discutere di alleanze e progetti comuni. Da allora sembra passato un secolo.

Redazione

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