Il pasticcio generato dalla retromarcia inserita da Giuseppe Conte che ha fatto saltare le primarie della coalizione a due giorni dal voto ha mandato su tutte le furie Elly Schlein che è salita sul palco di Bari inferocita “Far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla per tutta la gente perbene. Così aiutano la destra”. Una crisi politica seguita alle inchieste e agli arresti di Triggiano che hanno fatto tremare il rapporto tra Pd e M5S dando a Salvini e Meloni la possibilità di cavalcare l’onda. 

Nelle ultime ore fioccano le reazioni. Prima tra tutte quella di Matteo Salvini. “Conte e Schlein che se le danno di santa ragione. Però non aspettiamo gli errori degli altri per arrivare a vincere” precisa il vicepremier e segretario della Lega, intervenendo al convegno ‘Autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario’ in corso presso il Museo dell’Automobile di Torino.

Un centrosinistra diviso e un rapporto definito ‘tossico’ alla stregua delle peggiori relazioni coniugali. Divergenze, amore e odio “abbastanza facile da prevedere” dice il presidente dei Libdem Andrea Marcucci. Quasi un’ovvietà che il “rapporto del Pd con il M5S sarebbe stato di natura tossica. Conte, per l’ennesima volta a Bari, dice a Schlein, o comando io, o non se ne fa nulla. Così il Pd è passato dalla vocazione maggioritaria a quella ad essere dominato”.

E il benvenuto sul pianeta Terra ad Elly Schlein è arrivato da Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva “C’è voluto lo schiaffone di Bari, per svegliare il Nazareno dalle fascinazioni ideologiche in salsa thailandese?. Che Conte aiutasse la destra lo avevamo già visto con il suo primo governo, con l’affossamento del governo Draghi che ha aperto la strada al governo Meloni, con le primarie azzerate in Sicilia che hanno spianato la strada a Schifani.”

E sul campo largo “è fallimentare, ed utile solo a consentire alla destra facili vittorie di rendita. Perché altrimenti, cara Elly, non si fa politica, ma situazionismo”, conclude il capogruppo Iv.

Una pessima figura che “il Partito Democratico sta facendo fare a tutta la politica” secondo Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “È indubbio che Schlein e Conte sono passati dal ci siamo tanto amati al ci siamo tanto armati. Abbiamo sempre detto che le coalizioni non si creano per sconfiggere un avversario, ma per realizzare programmi compatibili. Orlando addirittura propone di trovare un terzo nome. Il Pd è passato dalle primarie ai compromessi nel sottoscala”. 
Giuseppe Conte insomma si è smarcato con una replica piuttosto piccata. “Le conseguenze ci sono se il Pd continua a parlare di slealtà, è offensivo, lo respingiamo al mittente. Ho chiamato io mercoledì la Schlein e sono stato mezz’ora a spiegare che rischiavamo il disastro, che non ci saremo stati con nuove inchieste. Significa che il Pd non ha rispetto delle persone e delle forze politiche con cui lavora”, ha sibilato Conte in una ospitata televisiva.

Redazione

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