Le immagini pubblicate dal sito russo Meduza
I video con i droni che mostrano il massacro di Bucha durante l’occupazione di Putin
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Una serie di filmati realizzati da droni che smentiscono la propaganda russa che da giorni sostiene di non aver commesso alcun crimine a Bucha, cittadina di 30mila abitanti a nord di Kiev dove è stato un scoperto un vero e proprio massacro, casa per casa, con decine di cadaveri di anziani, donne e bambini ritrovati in strada, molti dei quali con le mani legate dietro la schiena. Altri sono stati carbonizzati.
Un orrore che avviene in tutte le guerre e che questa volta vede protagonisti i macellai di Vladimir Putin. Secondo quanto ricostruito, infatti, dal media indipendente russo Meduza, che nelle scorse settimane ha pubblicato l’intervista fatta a Zelensky e censurata dal governo di Mosca, il massacro dei civili è avvenuto durante la presenza delle truppe straniere a Bucha.
Dopo la pubblicazione delle foto satellitari che testimoniano la presenza dei corpi durante l’occupazione di Mosca e degli audio tra soldati russi che parlano delle barbarie commesse, nei video pubblicati da Meduza ci sono immagini prese dai droni dei distretti meridionali della cittadina e girate dal 23 al 30 marzo 2022. Nei filmati si vedono sull’oramai nota via Yablonska i cadaveri dei civili morti in strada.
Ecco i video del massacro di Bucha durante l’occupazione russa
Meduza rivela la fonte delle immagini: si tratta del neonazista bielorusso Serhii “Botsman” Korotkykh, che combatte con gli ucraini ed è stato accusato dai media russi di aver ucciso i civili di Bucha, insieme al suo battaglione, tra il 31 marzo e il primo aprile.
NEW: Meduza obtains drone footage corroborating evidence of civilian murders in Bucha during Russian occupation. https://t.co/QKx5AuZLlT
— Meduza in English (@meduza_en) April 7, 2022
Cadaveri ritrovati poi dalle autorità ucraine a inizio aprile dopo il ritiro delle truppe russe. Ma quei corpi erano lì da almeno 10 giorni perché – spiega Meduza – nei video è possibile vedere a distanza di decine o centinaia di metri i veicoli militari delle unità russe. In uno dei filmati sono presenti persone in piedi vicino a mezzi blindati mentre i corpi dei morti giacciono a diverse decine di metri di distanza.
Poi nei video successivi, quelli girati tra il 29 e il 30 marzo, gli stessi mezzi blindati russi non ci sono più, a conferma dell’annuncio del ministero della Difesa relativo al ritiro delle truppe dalla regione di Kiev. Dopo quanto scoperto a Bucha, il Cremlino come da tradizione ha negato in modo netto qualsiasi coinvolgimento nel massacro di decine e decine di civili, annunciando anche di presentare, senza precisare quando, prove a riguardo e attaccando Ucraina, Usa e Gran Bretagna di aver alterato la “scena del crimine“.
Secondo Meduza sono tre i punti chiave per affermare con certezza che questi video sono stati girati prima del ritiro delle truppe russe: in primis i veicoli blindati russi sono presenti lungo via Yablonska tra il 23 e il 28 marzo. In secondo luogo i video registrati dal drone contengono metadati dettagliati, tra cui il momento in cui è stato ripreso il filmato. Infine i filmati, processati da esperti “indipendenti” smentiscono la presenza di manomissioni.
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