Metodo e idee...
Il caso Francesco Spina, il sindaco prima a Destra, poi a sinistra, oggi in Azione: in Puglia vince il trasformismo

Era il 2016, e alle cronache di nazionali rimbalzò la storia del sindaco di Bisceglie Francesco Spina, e presidente dalla provincia Bat, di centrodestra, che prese la tessera del Partito Democratico insieme a 22 esponenti della sua maggioranza e altre 400 persone. Tutte tessere online, in una notte, fatte da poche carte di credito. Ne scrisse a lungo Alessandro De Angelis, sull’Huffington post. Il segretario nazionale dell’epoca si dissociò da questo episodio stigmatizzandolo. Ma la cosa avveniva in Puglia, che rispetto al partito democratico, ma anche rispetto alla politica in generale, ha sempre rappresentato un fortino autonomo e indipendente.
A vagliare il tesseramento del sindaco Spina e mezza Bisceglie, città di Ciccio Boccia, fu il segretario regionale, che all’epoca era il governatore in carica Michele Emiliano (prima che Csm e Corte costituzionale gli vietassero di partecipare alla vita di partito in quanto pm). Che ovviamente autorizzò, nonostante il Pd in consiglio comunale a Bisceglie rimanesse all’opposizione. Ma del resto l’anno prima il sindaco Spina, se pur con una maggioranza di centrodestra, era il coordinatore provinciale delle liste civiche di Emiliano alla regione. Mentre l’anno dopo al congresso nazionale, da iscritto Pd, sostenne Emiliano. Che pur perdendo il congresso, nel 2018 fece in autonomia le liste nel collegio pugliese, e candidò Spina all’uninominale alla Camera. Senza riuscire a farlo eleggere. E quindi lo nominò nel Cda di Innovapuglia, una delle agenzie regionali.
Lo scorso maggio Spina si è ricandidato sindaco di Bisceglie, con Lega e Fratelli d’Italia, perdendo. Ieri è stato nominato coordinatore provinciale di Azione: “L’ingresso in Azione di Francesco Spina, già sindaco di Bisceglie e presidente dell’amministrazione provinciale della BAT, arricchisce la qualità politica e amministrativa della classe dirigente del partito, soprattutto in vista dei prossimi congressi cittadini, provinciali e regionale, affinché altre persone possano condividere il metodo delle idee e delle riforme come unico mezzo per rendere significativo l’impegno in politica”. Metodo e idee, certamente.
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