“Cuore grande, animo fragile”, queste le quattro parole che Cristiana Sinagra ha utilizzato per descrivere Diego Armando Maradona. I due ebbero una relazione, a Napoli, e nel 1986 nacque Diego Armando Maradona jr. Anche lui con una carriera da calciatore, da allenatore, oltre che da commentatore sportivo. Maradona riconobbe questo figlio soltanto nel 2007. Sinagra ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera. “Non c’è stato un solo giorno negli ultimi sette anni che non abbia chiesto perdono al nostro Diego”.

Sinagra torna agli anni ’80, quando lei aveva 21 anni e il campione 25. “Il nostro legame nacque in maniera lenta – dice – si può dire? Sì, la sensazione fu quella di sentirmi cullata verso l’infinito. Ci ritrovammo insieme quasi senza accorgercene. È stata una grande passione, un legame forte nato piano piano. Chiacchierando, guardandoci negli occhi. Prendendoci anche tanto in giro”. Si conobbero a casa di amici comuni. Dopo la notizia della morte di Maradona, a 60 anni, a Tigres, provincia di Buenos Aires, Sinagra ha potato un selfie con il campione e il figlio su Facebook: “Tu per me non andrai mai via … ti ameremo per sempre e tu lo sai, ci mancherai da morire”, ha scritto.

Diego Maradona avrebbe sposato nel 1989 in una cerimonia hollywoodiana Claudia Villafane, che aveva conosciuto giovanissimo. “A Napoli non c’era. E non è mai stata tra di noi – dice Sinagra – Conoscevo la sua famiglia, le sorelle, la madre. Dopo anni mi hanno detto che Diego piangeva spesso per quel figlio che non poteva vedere”. Una relazione, quella con Sinagra, durata sei mesi molto intensi ma anche molto tormentati. Come gli anni successivi, provati da tanta sofferenza, “ma tante cose dette e scritte su di noi non sono vere. Fui io ad allontanarmi, quando capii che aveva attorno troppe persone che ci ostacolavano. Intuii che il mondo che lo circondava era troppo grande per non travolgerlo, e non lasciare spazio al nostro amore. Lui andò via per il Mondiale, dopo ci siamo anche sentiti qualche volta. Sapeva che ero incinta, Diego lo avevamo voluto insieme”. Diego jr. ha appreso della notizia della morte del padre in ospedale, al Cotugno di Napoli, dov’era stato ricoverato dopo esser risultato positivo al coronavirus. Finora non ha rilasciato dichiarazioni: soltanto una stories su Instagram: “Il capitano del mio cuore non morirà mai”, ha scritto su un’immagine dello stadio San Paolo che presto sarà intitolato al padre.

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La donna non ha ricordi del campione, dell’eroe del campo, non vedeva le partite, dice, ma ricorda l’uomo. “Il suo cognome ancora oggi mi dice molto poco, per me era e resta Diego. La dolcezza, la spontaneità, la generosità. Negli anni si è poi fatto tanto male, credo non sia più stato veramente felice. Ha voluto autodistruggersi, sempre a combattere con i sensi di colpa. Ma se qualcuno gli chiedeva aiuto, non si è mai tirato indietro”. Quando l’ha rivisto dopo 22 anni, confida Sinagra, “è stato come se non l’avessi mai lasciato. Non ho smesso di pensare a lui un solo giorno. Ora mi sento sola, non riesco ad accettare che non ci sia più. Un dolore enorme”.

Redazione

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