Precisa di non essere “mai stato di destra” anche se “non mi dispiace il modo di governare della “nostra” Giorgia” ma sui migranti, e in particolar modo dopo la strage di Cutro e le imbarazzanti dichiarazioni degli esponenti del Governo, Adriano Celentano bacchetta a metà la premier. Con un post su Instagram, firmato come sempre “L’inesistente”, l’artista milanese, oggi 85enne, definisce Meloni una “saggia equilibrista”, sottolineando che chi fugge si aggrappa all’unico spiraglio di libertà per evitare di essere “assassinati dai sanguinari di quelle guerre infernarli”.

Nel suo incipit, Celentano scrive di non essere “mai stato di destra e… tuttavia non mi dispiace il modo di governare della ‘nostra’ Giorgia… Può anche darsi che io sbagli ma a volte ho come il sospetto di trovarmi di fronte a una saggia equilibrista. Saggia – spiega – perché non può non tener conto che il governo da lei creato è tutto di destra per cui se qualcuno dei suoi sbaglia, lei può sì rimproverarlo, ma non troppo…”.

Ma dopo le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, l’equilibrismo vacilla: “Però – sottolinea Celentano – se lo sbaglio è grande e il rimprovero non è all’altezza dello sbaglio, ciò potrebbe mettere in crisi quell’equilibrio attraverso il quale la renderebbe saggia” perché “tutti sappiamo che chi scappa da quei paesi eternamente in guerra, rischia a dir poco di morire annegato. Gente povera che si aggrappa all’unico spiraglio di libertà dove le probabilità di salvarsi, il più delle volte è inferiore al 50% . E questo lo sa anche Giorgia. Per cui mi meraviglio se anche lei dice che quelli che vogliono scappare da quei posti trucidi, vanno fermati alla partenza. E’ chiaro che se gli proibissimo di attraversare il mare, potrebbero sì salvarsi dalla tempesta, ma per essere poi assassinati dai sanguinari di quelle guerre infernali”.

Lo stesso Celentano, a metà ottobre 2022, si era complimentato per la vittoria di Meloni, prima donna premier. “Fantastica Giorgia!!! Non ci crederai ma la tua apparizione al Quirinale fra i Sommi Sacerdoti emanava un qualcosa di rivoluzionario!!! Te lo dice l’unico vero grillino. Non era mai successo, specie in un Paese difficile come l’Italia, che una donna arrivasse a essere capo di un governo”.

Poi nei giorni successivi alle elezioni politiche del 25 settembre, da “grillino” tifoso di Enrico Letta, aveva elogiato l’atteggiamento post vittoria di Meloni: “Premetto che la mia è una sensazione. Quello che vi sto dicendo è solo il parere di un grillino, che pur continuando ad essere un grillino, nel corso di queste elezioni ha fortemente tifato per Enrico Letta. Per cui da come sono andate le cose non c’è tanto da ridere, però… il fatto che Giorgia Meloni non abbia festeggiato la sua vittoria, non so perché, ma lo interpreto come un segno di grande democrazia, quasi come un’improvvisa ondata di violenta saggezza… Sarà forse questo il nuovo corso politico…? Imparare a elogiare anche gli avversari…?”.

Redazione

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