Il 25 settembre scorso Villasanta è stato teatro di uno dei casi di cronaca più strani accaduti negli ultimi anni. Durante lo spoglio delle schede elettorali del seggio numero 5, quello della scuola Oggioni, nelle ultime politiche, uno scrutatore del piccolo paesino della Brianza alle porte di Monza ha trovato una scritta che recitava: “Per le forze dell’ordine. Ho ammazzato un uomo. È sepolto in cantiere area nord. Date lui sepoltura cristiana, vi prego”. L’evento non viene archiviato come scherzo o millanteria, e viene aperto un fascicolo per omicidio e occultamento di cadavere e la squadra mobile ha aperto l’inchiesta. È lì, tra cumuli di terra e rovi, che gli investigatori ritengono possa trovarsi il fantomatico cadavere a cui si fa riferimento nei messaggi.

Ieri (giovedì 19 gennaio) sono stati effettuati i sopralluoghi all’interno di un’area dismessa, un cantiere abbandonato in via Fieramosca, il palazzo-scheletro del mancato hotel progettato per Expo 2015. Insieme agli investigatori c’era l’archeologo forense Dominic Salsarola, del dipartimento Labanof (Laboratorio di antropologia e odontologia forense) dell’Università degli studi di Milano, nominato consulente dalla Procura di Monza.

Salsarola è un esperto che in passato ha già collaborato con varie procure nell’ambito di casi di cronaca tristemente famosi come quello delle Bestie di Satana e dell’uccisione di Yara Gambirasio: anche grazie al suo contributo gli agenti della Squadra mobile hanno analizzato il luogo, cercando di individuare il punto esatto in cui potrebbe essere stato occultato un cadavere.

La notizia del ritrovamento del messaggio era stata resa pubblica settimane dopo, all’inizio del mese di dicembre, ma solo ora spunta un biglietto scritto da un’altra mano. Qualcun altro sa, e mette sotto pressione il sedicente killer con una previsione: “Tanto ti prenderanno”. Il mistero si infittisce nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Carlo Cinque.

A disposizione degli inquirenti ora c’è un altro biglietto, scritto da mano diversa: “So che hai ucciso un uomo, tanto ti prenderanno”. Sconosciuto, allo stato, il modo in cui i detective ne sono venuti in possesso. Si sa, però, che anche questo secondo messaggio proviene da autore ignoto e che è stato trovato tra i garage sotterranei di un condominio nei pressi dell’ecomostro teatro dell’attività di indagine di giovedì. E che risale alla fine del mese agosto scorso, prima delle elezioni. Chi scrive, in questo caso, sembra voler premere sulla coscienza del possibile assassino.

La mobile di Monza, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, lancia a sua volta un appello all’autore di questo nuovo testo, a farsi avanti e rivelare quello che conosce. Se dietro ciò che riportano questi messaggi si nasconde effettivamente un fatto violento, allora non è un segreto che riguarda solo l’eventuale omicida. Almeno due persone, in base agli elementi noti in possesso della mobile, ne sono a conoscenza. E, sempre se ci fosse una vittima, potrebbe trattarsi di qualcuno che non viene cercato, visto che le analisi sulle denunce di scomparsa in zona non avrebbero portato spunti.

Redazione

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