Il question time
Il nuovo ministro Giuli alla Camera: “Non sono offeso da scelte Sangiuliano, ma cambierò le nomine della commissione sul cinema”
Appena arrivato in Transatlantico, il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli è stato salutato con abbracci e congratulazioni. Gli esponenti del governo e soprattutto del centrodestra lo hanno accolto benevolmente. A salutarlo anche la sorella Antonella, che è l’addetta stampa di Fratelli d’Italia. Ma anche membri delle opposizioni si sono rivolti a Giuli, come Laura Boldrini, l’ex presidente della Camera dem, e il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Il neoministro si è recato alla Camera per rispondere all’interrogazione di Italia Viva in merito alla nomina dei componenti della commissione ministeriale per la concessione di contributi per il cinema. Nomine fatte in fretta e furia dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano poco prima di lasciare il suo ufficio.
Il nuovo ministro Giuli alla Camera: “Non sono offeso da scelte Sangiuliano”
Giuli ha quindi preso parola alla Camera dei deputati. “Ci tengo a sottolineare che non mi sento affatto offeso dalle scelte e dall’azione dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano che mi ha preceduto”, ha sottolineato Giuli. A porre la domanda durante il question time è stato Davide Faraone di Italia Viva: “Noi stiamo facendo solo un servizio civico nei suoi confronti, ministro”, rimarcando quello che per le opposizioni è stato un “gesto irrispettoso nei suoi confronti” compiuto da Sangiuliano. “Io per primo, a poche ore dall’insediamento venerdì scorso, mi sono posto alcuni interrogativi che voi adesso mi avete rivolto traendo conclusioni differenti dalle vostre. A tale proposito posso anticiparvi che la commissione di cui stiamo discutendo è oggetto in queste ore di una mia attenta verifica e revisione“, ha ammesso Giuli.
Giuli: cambierò le nomine della commissione sul cinema
Giuli ha poi proseguito annunciando dei futuri cambiamenti sulle nomine: “Noto come gli interroganti pur solerti nella ricerca di carenze di requisiti soggettivi dei 15 esperti designati non abbiano al contrario tenuto a rilevare il mancato rispetto dell’equilibrio di genere, questo sì reale. A tal riguardo è mio intendimento intervenire su tale profilo, trattandosi di un criterio sulla composizione di esperti. Ricordo che il decreto non ha ancor perfezionato il proprio iter, è quindi suscettibile di integrazione, e verrà senz’altro modificato e arricchito secondo i canoni di autorevolezza professionale e scientifica che ne hanno ispirato l’origine”.
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