In gran parte dell’India la giornata dell’Eid-al-Fitr, che segna per i musulmani la conclusione del Ramadan sarà celebrata giovedì. La decisione, che prolunga di un giorno il periodo di digiuno per i 215 milioni di musulmani che vivono in India è stata presa dal comitato degli iman della moschea principale di Delhi, ed è dovuta al fatto che la luna nascente non è stata avvistata questa sera in nessuna parte del Paese.

La festa di Eid-al-Fitr, la seconda più importante per la cultura musulmana, viene celebrata in tutto il mondo in giorni diversi, perché la sua data è legata alla prima comparsa della luna crescente, che coincide con l’inizio del mese di Shawwal nel calendario lunare musulmano. Mentre i musulmani si avviano ad interrompere il digiuno proprio oggi per gli indù è iniziata la festività di Navaratri, i nove giorni dedicati alla dea Durga, durante i quali, per purificare mente e corpo, gli indù si astengono dal consumo di alcuni alimenti, e dall’uso di aglio e cipolla nella preparazione dei cibi.

Il Ramadan coinvolge circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo

L’evento, che coinvolge circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo, non cade sempre nella stessa data; essa, infatti, varia anno dopo anno poiché legata al calendario islamico, che a sua volta si basa sulle fasi lunari (e non sul Sole come il calendario gregoriano). Tecnicamente il Ramadan, che celebra la rivelazione del Corano al profeta Maometto, è il nono mese del calendario islamico e ha una durata di 29 o 30 giorni: il suo inizio esatto è sancito da una particolare procedura chiamata avvistamento lunare. In parole molto semplici, si attende l’avvistamento del primo spicchio di Luna crescente dopo la Luna Nuova o novilunio, che questo mese si è verificata esattamente alle 18:23 ora italiana del 21 marzo, come riportato dall’Unione Astrofili Italiani (UAI).

 

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