“Non amo i selfie”. E neanche noi li amiamo sempre o proprio tutti. Non quelli di chi ai tempi del coronavirus si mette in posa con la mascherina, per esempio. Quelli probabilmente non li ricorderemo con particolare ammirazione. Saranno altri, invece, i selfie da ricordare. Quelli degli operatori sanitari costretti da giorni a un carico di lavoro massacrante. “Angeli”, li hanno chiamati in più di un titolo e in qualche editoriale. E molti di quegli scatti sono diventati virali. Forse perché sono le immagini che meglio di tutte stanno dando la misura della gravità dell’emergenza da Coronavirus oltre che delle condizioni al limite alle quali si continua a lavorare negli ospedali per far fronte al contagio.

Virale è diventato lo scatto di Alessia, per esempio, infermiera 23enne originaria di Grosseto e in questi giorni impegnata in un ospedale di Milano. Ed emblematico è diventato quello di Elena Pagliarini, l’infermiera in servizio all’ospedale di Cremona, fotografata da un collega dopo essere crollata dalla fatica sulla tastiera del suo computer . In queste ore intanto sta facendo il giro dei social anche un altro scatto: quello di Nicola Sgarbi, medico specializzando dell’Università di Modena, che ha postato sulla sua pagina Facebook un’immagine a fine giornata di lavoro. Un turno in corsia lungo 13 ore. Una foto con il camice e sulla faccia i segni profondi sulla pelle dell’attrezzatura. Sgarbi lavora nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’azienda ospedaliera universitaria di Modena.

“Non amo i selfie”, ha esordito nel suo post il medico specializzando. E poi ha continuato: “Ieri, però, questa foto me la sono scattata. Dopo 13 ore in Terapia Intensiva, dopo essermi tolto tutti i dispositivi di protezione, mi sono fatto un selfie. Non sono e non mi sento un eroe. Sono una persona normale, che ama il suo lavoro e che, ora più che mai, è orgoglioso e fiero di poterlo fare dando tutto se stesso in prima linea insieme ad altre meravigliose persone (medici, infermieri, oss, tecnici, addetti alle pulizie).Per questo non mi importa delle tante ore al lavoro, dei segni addosso, del mal di schiena, della stanchezza, dei pasti saltati e di tanto altro. Tutto questo passerà. Passerà anche grazie a voi e al vostro impegno e ai vostri sacrifici. Passerà se saremo uniti in un unico immenso sforzo comune. Non mollate. Mai.”

Il post di Sgarbi su Facebook ha raggiunto quasi 200mila like e quasi 60mila condivisioni. Quasi 60mila anche i commenti relativi al post che non facevano altro che ringraziarlo per il sacrificio cui tutto il personale sanitario si sta sottoponendo nei giorni del contagio da Coronavirus. “Siete degli angeli”, hanno scritto numerosi nei commenti della foto.

Antonio Lamorte

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