Si è svolta all’ambasciata d’Italia a Parigi la presentazione alla stampa della mostra evento “Tesoro di Napoli – il mistero di San Gennaro”, organizzata dalla città di Loches insieme all’associazione Loches Patrimoine et culture. Dal 20 maggio al primo ottobre 2021 la città della Loira ospita 15 pezzi del Tesoro di San Gennaro, in una scenografia di eccezione che valorizzerà il rilievo artistico delle oltre 21 mila opere di argenteria, gioielli, statue d’argento e d’oro offerte al santo Patrono di Napoli, in un’immersione digitale nelle bellezze e nella storia della città. “È una doppia emozione per me presentare oggi questa mostra, un viaggio alla scoperta di una meraviglia del nostro Paese e un omaggio alla mia città, Napoli, una città che mantiene legami storici ed indissolubili con la Francia”.

Queste le parole di saluto dell’ambasciatrice d’Italia Teresa Castaldo nel presentare “un’esposizione unica”, quasi un “miracolo” in questi tempi. “Sono particolarmente orgogliosa di questa iniziativa culturale che consolida lo stretto legame tra la Regione della Loira e l’Italia, dopo le celebrazioni nel 2019 per il 500esimo centenario della morte di Leonardo da Vinci. E lo sono ancor più perché con questa esposizione ripartiamo proprio dalla città dove ci eravamo fermati nel febbraio 2020, quando nell’ultimo vertice bilaterale il presidente Emmanuel Macron aveva reso omaggio al capoluogo partenopeo visitando tra l’altro il Teatro San Ferdinando e la Cappella San Severo”, ha detto Castaldo.

Consapevole dello stretto legame tra la città di Loches e l’Italia, il sindaco Marc Angenault è stato tra i primi ad appassionarsi alla storia del Santo napoletano e a voler consolidare una collaborazione culturale che ha origine nel Rinascimento: “Quando Lucio de Risi, napoletano e cittadino di Loches, mi ha parlato del Tesoro di San Gennaro e del progetto di chiedere in prestito una parte di questo meraviglioso tesoro per Loches, l’idea mi è sembrata tanto folle quanto straordinaria! Ma, grazie alla sua determinazione, l’idea si è lentamente concretizzata”, ha detto Angenault. In Francia, la storia di San Gennaro, del miracolo dello scioglimento del sangue e del tesoro è infatti quasi completamente sconosciuta. L’obiettivo della mostra è di farla conoscere esponendo alcune delle opere di riferimento, con un’attenzione particolare ai legami storici tra Napoli e la Francia. Lucio De Risi, che è anche Presidente dell’associazione “Loches Patrimoine et Culture”, sottolinea come “la storia di San Gennaro e della cappella dedicatagli riunisce fede religiosa, potere politico e un po’ di superstizione. La mostra vuole raccontarla esponendo le opere su libri aperti, così come la si racconterebbe a un lettore che la scopre con curiosità. Più di ogni sovrano San Gennaro ha rappresentato l’identità di Napoli attraverso i secoli e credo che tutti i napoletani gliene siano riconoscenti”.

La mostra inizia con l’esposizione del busto reliquiario di San Gennaro, commissionato nel 1305 dal re francese Carlo II d’Angiò, e si conclude con due vere opere d’arte dall’elevato valore simbolico: il quadro commemorativo del miracolo dello scioglimento del sangue in presenza delle truppe francesi al momento della rivoluzione del 1799 e il dono dell’ostensorio offerto al Santo Patrono da Gioacchino Murat su richiesta di Napoleone. L’iniziativa ha già riscosso un grande interesse ed è stata presentata al telegiornale delle 20h del 5 giugno sull’emittente “TF1”, il principale canale francese, con un servizio della giornalista Florence Leenknegt.