Qualsiasi cosa succede a Napoli diventa un caso nazionale se non mondiale. Ogni notizia viene amplificata e fa il giro del mondo. Se un calciatore viene rapinato a Napoli siamo certi che finirà in prima pagina sui più prestigiosi quotidiani di tutto il mondo. Se la moglie di un calciatore viene rapinata in casa con tanto di pistola puntata alla testa del figlio neonato a Milano o Torino dopo un paio d’ore tutti se ne scordano.

Insomma questa città ha il potere di far diventare enorme qualsiasi cosa, nel bene e nel male. E così è successo anche con il torneo Atp 250 di tennis vinto davanti a un pubblico spettacolare da Lorenzo Musetti che in finale ha battuto in due set Matteo Berrettini (7-6, 6-2). La competizione assegnata alla città nello scorso mese di luglio in sostituzione dei tornei asiatici, secondo alcuni (soprattutto napoletani) è stata un fallimento, Napoli non potrà mai più ospitare eventi del genere perché ritenuta inadeguata sotto l’aspetto organizzativo.

Tutti hanno immediatamente puntato il dito contro il Tennis Club Napoli presieduto da Riccardo Villari rispolverando la sua democristianità, i soprannomi all’epoca della politica (Vinavil). Trovato il capro espiatorio addirittura a competizione in corso c’è chi per speculazione politica ne ha chiesto la testa (Catello Maresca che ha perso un’occasione per tacere).

COSA È SUCCESSO AI CAMPI – I campi realizzati dalla Mapei si sono sgretolati. Ma di chi è la responsabilità? Chi ha deciso che i campi dovesse farli la Mapei e non un’altra azienda? La Federazione che ruolo ha avuto? Siamo certi che non ci siano responsabilità più in alto? Certo i nuovi campi, arrivati in fretta e furia da Firenze e realizzati dalla GreenSet, azienda di Javier Sanchez Vicario, hanno permesso lo svolgimento del torneo anche se non la sessione serale visto che erano campi per l’indoor e non l’outdoor, quindi non hanno retto l’umido.

PERCHÈ IL TORNEO È STATO UN SUCCESSO – Al di là del problema ai campi, che ha inciso sui turni di qualificazione spostati a Pozzuoli e in qualche rinvio delle partite, il torneo si è svolto regolarmente ed è stato un torneo di alto livello con la finale migliore che potesse esserci: Berrettini contro Musetti. Cosa che il torneo di Firenze, concluso una settimana prima di Napoli, si sogna avendo visto la non indimenticabile finale tra Auger Aliassime e Wolf… E per fortuna gli eventi sportivi, poi, passano alla storia non per le polemiche ma per il risultato sportivo. E questa è appena la settima finale nella storia dell’Atp tra due tennisti italiani. Una finale tra due tennisti italiani di altissimo livello. Nel corso della settimana del torneo – fa sapere l’organizzazione – gli spettatori totali sono stati 25.000, con il tutto esaurito registrato in occasione delle semifinali e della finale.

IL FUTURO – Sicuramente di errori ce ne sono stati e vanno cercate le responsabilità per non essere ripetuti, ma lo spettacolo che ha potuto garantire Napoli è stato di altissimo livello. Forse però è ora che la città abbia un palazzetto sportivo versatile per poter ospitare questo tipo di eventi. Un palazzetto dedicato ad eventi sportivi, concerti o altro che sia “personalizzabile” per il tipo di evento. Proprio pochi giorni fa dei video mostrano come sarà il Santiago Bernabeu al termine dei lavori. Sembra una cosa fantascientifica, invece è una cosa assolutamente realizzabile.

E quindi per quanto ne dicano le ciucciuvettole del malaugurio, che purtroppo molto spesso sono napoletane, il torneo è stato un vero e proprio successo.

 

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Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format