Dopo il rogo del Corano in Svezia della scorsa settimana, autorizzato dalla polizia, un uomo di 30 anni ha presentato una richiesta ufficiale per bruciare un libro della Torah, documento primario dell’ebraismo, davanti all’ambasciata israeliana a Stoccolma il 15 luglio.

Immediata la reazione dell’ambasciatore di Israele in Svezia, Ziv Nevo Kulman: “Sono scioccato e inorridito dalla possibilità che altri libri vengano bruciati in Svezia, sia che si tratti del Corano, della Torah o di qualsiasi altro libro sacro. È chiaro che si tratta di un atto di odio che deve essere fermato“.

A diffondere le intenzioni di bruciare nuovi testi sacri è stato il sito svedese Svt Nyheter secondo cui “alla polizia sono state presentate tre nuove domande per bruciare scritture religiose”. Una di queste – ha spiegato il sito “riguarda un Corano da bruciare fuori una Moschea di Stoccolma”, la seconda “è stata presentata da un uomo che vuole bruciare la Torah e la Bibbia davanti all’ambasciata israeliana”, a quanto pare il prossimo 15 luglio. “La terza – ha proseguito il sito – domanda riguarda il rogo di ‘testi religiosi’ nel centro di Helsingborg” una cittadina a sud della Svezia. A fine giugno Kulman – sempre su Twitter – aveva già denunciato il rogo del Corano definito “inaccettabile”.

L’autorizzazione a bruciare il Corano da parte della polizia è arrivata dopo la sentenza della Corte d’Appello che stabiliva che fosse sbagliato che la polizia rifiutasse manifestazioni a causa del rischio di un attentato.

Intanto il primo ministro svedese Ulf Kristersson incontrerà oggi, 6 luglio, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per discutere dell’adesione del Paese alla Nato, ostacolata dal veto turco, ancora più irremovibile dopo le tensioni provocate dal rogo di una copia del Corano davanti alla moschea. La Casa Bianca ha confermato che ”il presidente Biden e il primo ministro Kristersson parleranno della crescente cooperazione bilaterale in materia di sicurezza e riaffermeranno la loro opinione comune secondo cui la Svezia dovrebbe aderire alla Nato il prima possibile”.

Redazione

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