Si è tenuta il 13 marzo l’inaugurazione dell’Anno giudiziario tributario 2024 delle Corti di giustizia della Campania

Dopo la Relazione del presidente della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Campania, dottor Alfredo Montagna, ha preso la parola la presidente del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria, onorevole Carolina Lussana, che ha tracciato un bilancio dell’attività svolta nell’ultimo periodo dall’Organo di autogoverno dei giudici tributari.

Dichiarazione Lussana

“Nel 2023 sono pervenuti presso le Corti di giustizia tributaria di primo grado 138.372 ricorsi. Quelli definiti sono stati 139.203. Nel 2022 i ricorsi pervenuti erano stati 145.984 e quelli definiti 135.066. 

Lo scorso anno, dunque, rispetto al 2022, presso le Corti di giustizia tributaria di primo grado sono pervenuti 7.612 ricorsi in meno ma ne sono stati definiti 4.137 in più.

I ricorsi pendenti nel 2022 erano 159.299, nel 2023 158.468, con un calo di 831 unità (dello 0,5 per cento). Nelle Corti di giustizia tributaria di secondo grado gli appelli pervenuti nel 2023 sono stati 36.916. Quelli definiti 52.915.

Nel 2022 gli appelli pervenuti erano stati 41.058 e quelli definiti 54.915, a conferma di un trend, come per il primo grado, che vede un numero maggiore di definizioni rispetto alle sopravvenienze e che fa della Giustizia tributaria la giurisdizione con i migliori tempi di definizione nei gradi di merito.

Sono invece 42 mila le controversie pendenti presso la Sezione tributaria della Corte suprema, con 10 mila nuovi ingressi l’anno. È un numero enorme che rappresenta circa la metà dell’intero contenzioso civile in Cassazione.

Sul punto mi permetto di far mio l’appello che la prima presidente Margherita Cassano ha rivolto al governo in occasione della recente cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario tributario. 

Analizzando con attenzione i ricorsi in Cassazione, metà di essi risultano essere presentati da parte dello Stato e molti riguardano questioni sulle quali l’orientamento giurisprudenziale è consolidato da tempo.

È allora indispensabile invertire la rotta ed uscire dalla logica che l’Amministrazione, se soccombente nel grado di merito, debba poi ricorrere sempre e comunque. Il servizio giustizia, ricordo, ha un costo e lo Stato per primo dovrebbe esserne consapevole e dunque non abusarne”.

Riguardo il personale in servizio presso la Corte di secondo grado della Campania la dotazione prevista è:

Presidente di Corte Presidente di sezione Vice presidente Giudice
1 23 24 96

A fronte di tale fabbisogno di organico, al 31 dicembre 2023, i componenti titolari effettivamente in servizio, al netto di sospensioni, esoneri ed applicazioni in via esclusiva, erano:

Presidente di Corte Presidente di sezione Vice presidente Giudice
1 7 13 67

Ai quali si sono affiancati quali applicati da altra sede, 2 Presidenti di sezione, 2 Vicepresidenti e 20 giudici. Dai numeri si evince che la Corte di giustizia tributaria della Campania ha operato nel 2023 con una carenza di organico di ben 14 Presidenti di sezione, 9 Vicepresidenti e 9 giudici.

Tuttavia, a fronte delle criticità evidenziate, è riuscita a definire ben 7.780 appelli, a fronte di 7.508 pervenuti, con un tasso di smaltimento pari al 104 percento ed una riduzione dei processi pendenti del 4 percento circa, passando dai 7.684 del 2022 ai 7.412 di dicembre 2023.

Le Corti di Primo grado della Campania lo scorso anno hanno definito 31.934 ricorsi a fronte di 27.903 pervenuti, con un tasso di smaltimento medio che si è attestato addirittura al 114,4 percento, con una significativa riduzione dei processi pendenti pari nel complesso al 18 percento, passando dai 22.554 del 2022 ai 18.523 del 2023.

Meritano di essere segnalati i ricorsi pendenti ridotti del 26 percento dalla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Napoli e del 22 percento dalla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Avellino.

“Si tratta di un risultato che denota una ottima attitudine organizzativa del Presidente della Corte ed una encomiabile capacità di svolgimento dell’attività giurisdizionale da parte di tutti i suoi componenti che hanno così contributo al miglioramento della richiesta di giustizia proveniente dai cittadini.

Circa il positivo risultato raggiunto nel 2023, oltre al segnalato proficuo lavoro dei giudici tributari, non può sottacersi anche proficuo utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Processo Tributario Telematico.

La possibilità di ricorrere allo strumento telematico per la formazione, deposito e consultazione degli atti processuali da parte dei ricorrenti, e di poter formare, veicolare e depositare i provvedimenti giurisdizionali con modalità digitale da parte dei giudici, ha contribuito a far sì che la gestione del contenzioso tributario sia avviata verso una sempre più alta efficienza ed efficacia, con abbattimento significativo in termini di costi e di tempi.

Il crescente utilizzo, poi, della udienza con modalità da remoto, che il decreto legislativo 220 del 2022 consente sia attivata a semplice istanza della parte ricorrente, non potrà che agevolare ancora di più questo processo migliorativo, consentendo al contribuente che ricorre ed al suo difensore di poter partecipare all’udienza senza dover affrontare spesso disagevoli spostamenti e, contemporaneamente, per i casi previsti, anche ai giudici di poter svolgere l’attività giurisdizionale in sedi a volte molto distanti da quelle di residenza.  

È stata inoltre prevista la sottoscrizione con firma digitale di tutti gli atti e i provvedimenti del giudice, degli ausiliari, delle segreterie, delle parti e dei difensori, con l’introduzione del principio della redazione in modo chiaro e sintetico degli stessi. 

Queste innovazioni, però, non devono farci dimenticare che l’udienza in presenza, che potrà essere sempre richiesta, rappresenta un valore aggiunto. Non si può non convenire sulla sua maggiore efficacia in particolare riguardo il contradditorio delle parti. E proprio per questo motivo il Consiglio di Presidenza con una recente Risoluzione ha fissato precisi obblighi circa le modalità ed i tempi del suo svolgimento”.

 

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