Arriva dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, che pure ha scontentato molti suoi ‘fan’ per aver fino ad oggi disatteso il suo profilo e la sua storia di garantista, un importante assist a Matteo Renzi. Il Guardasigilli nel corso del Question Time nell’Aula del Senato ha annunciato una “indagine conoscitiva rigorosa” sull’operato del magistrato della procura di Firenze Luca Turco, colui che avrebbe inviato al Copasir atti dell’inchiesta Open che riguarda tra gli altri l’ex premier e leader di Italia Viva, oltre ad altri membri del suo “giglio magico”.

Atti che Turco avrebbe inviato al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, organo che esercita il controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani, nonostante la richiesta di distruzione su disposizione della Corte di Cassazione.

Circostanza che proprio Renzi ha ricordato nel suo intervento in Aula: “C’è stata una sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio un atto, un sequestro fatto nei confronti di uno degli indagati, che si chiama Marco Carrai – sono state le parole del leader di Italia Viva – È un cittadino come un altro, che è stato indagato e per due anni ha dovuto pagarsi gli avvocati, poi ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione per tre volte. Alla fine la Corte ha scritto al pm Luca Turco, che conosciamo bene ormai, e al tribunale chiedendo che fosse restituito il materiale sequestrato, senza mantenimento di copia sequestrata degli atti”.

Una mossa che per il senatore configura “un atto eversivo, o un atto anarchico, o è un atto di cialtronaggine da parte del magistrato, ma quest’ultima la escludo”.

Da Nordio è arrivata una risposta certamente soddisfacente per Renzi. Il Guardasigilli ha ammesso che “la conoscenza ufficiale di questi atti è parziale: risulta ufficialmente che in data 18 febbraio 2022 la Corte di Cassazione ha, come esposto in interrogazione, annullato senza rinvio l’ordinanza del decreto di perquisizione e di sequestro emesso in data 20 novembre 2019”.

Quindi Nordio ha aggiunto la parte più importante per Renzi: “Gli ulteriori fatti che sono stati enunciati nell’interrogazione saranno oggetto di immediato e rigoroso accertamento conoscitivo attraverso l’ispettorato generale. Successivamente questo dicastero procederà a una approfondita valutazione di tutti gli elementi acquisiti al fine di assumere le necessarie indicazioni. L’indagine conoscitiva avrà assoluta priorità nell’attività ispettiva e le indicazioni che ne deriveranno saranno adottate con rapidità”.

Risposta accolta con ovvia soddisfazione e con una battuta da parte dell’ex premier: “Sono contento, si tratta di un ministro di un governo che non appoggiamo, a cui non votiamo la fiducia, ma che ha una riconosciuta autorevolezza. Siamo passati da un promettente dj a un autorevole magistrato e lo dico partendo dal fatto che noi siamo all’opposizione e senza nulla togliere agli aspiranti dj”, con un riferimento al vetriolo nei confronti dell’ex Guardasigilli del Movimento 5 Stelle Alfonso Bonafede.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia