È tornata ad abbracciare i suoi familiari, nonna Teresa: 84 anni, affetta da una grave forma di tumore maligno che le aveva devastato la schiena. A riportarla ai suoi cari, all’affetto del marito e delle figlie e dei nipoti, alla possibilità di passare il Natale in famiglia, un intervento straordinario all’Ospedale Cardarelli di Napoli. Un’operazione durata oltre sei ore che ha coinvolto tre equipe chirurgiche. Un’operazione prevista, però più volte rimandata, rinviata dalla stessa paziente. E la neoplasia intanto era cresciuta, nel giro di pochi mesi, a dismisura, fino a uscire fuori dalla schiena.

“Quando è arrivata da noi la paziente era in condizioni molto gravi. Per i rischi legati al Covid, aveva deciso di rimandare il più possibile il ricovero, ma in pochi mesi il tumore era cresciuto al punto da fuoriuscire dalla schiena”, ha spiegato Gianluca Guggino, direttore dell’Unità operativa commessa di chirurgia toracica. La vita della donna era ormai diventata impossibile a causa dei dolori lancinanti. Subito dopo il ricovero la decisione di procedere alla rimozione con un intervento plurispecialistico. Necessaria una lunga operazione e la collaborazione di più specialisti, come il dottor Guggino, i medici della sua unità operativa (Mario Sorice e Lucia Beneduce), e i chirurghi dell’Unità operativa complessa di chirurgia plastica diretta dal dottor Roberto D’Alessio. In particolare i chirurghi Dario d’Angelo e Alfonso Alberico. Terza equipe coinvolta, quella dell’Unità operativa complessa di anestesiologia, con la dottoressa Manuela Sellìni e gli infermieri di sala operatoria Cristina Garzone, Ferdinando Capone e Alfonso Esposito.

L’operazione da record è riuscita. Nonna Teresa ha superato con grande forza i due giorni nel reparto di terapia intensiva (diretto dal dottor Ciro Esposito) ed è poi stata accudita dagli infermieri della chirurgia toracica, che hanno gestito un decorso durissimo. La donna ora è tornata a casa, all’affetto e alle attenzioni del marito, delle figlie e dei nipoti, sempre nel rispetto di tutte le norme di sicurezza imposte per il contenimento del contagio.

“Interventi simili – commenta il direttore generale Giuseppe Longo – sono un po’ la punta di un iceberg fatto di straordinaria assistenza, della quale si parla poco, ma che è all’ordine del giorno per tutto il nostro personale. Ciò che è importante far comprendere è che quest’azienda esprime grandi professionalità e non si è mai fermata, nonostante le difficoltà legate alla pandemia”. Sullo stesso tono le considerazioni del direttore sanitario Giuseppe Russo che ha ricordato il lavoro messo in campo dalla direzione strategica per creare protocolli di sicurezza volti a garantire tutta l’assistenza erogata in emergenza-urgenza.

Redazione

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