Ad appena due giorni dalla pedonalizzazione di Piazza Del Gesù e di alcune strade limitrofe, comitati civici e gruppi di residenti si sono rivolti al Consiglio Comunale di Napoli per chiedere un confronto urgente sul nuovo dispositivo di traffico, nell’ottica di scongiurare un aumento esponenziale del “carico antropico” che grava sul centro storico. La vocazione turistica e commerciale del quartiere, da anni in perenne crescita, mal si concilia con le necessità dei residenti, sempre più insofferenti alle intemperanze di una movida spesso incivile e chiassosa, e contrari all’ampliamento delle concessioni per i locali, che dopo le ultime disposizioni comunali post-covid consentono la proliferazione pressoché incontrollata di tavolini e gazebo, che spesso finiscono per ingombrare intere carreggiate.

Anche tra i commercianti, non tutti approvano senza riserva i nuovi dispositivi di traffico, che oltre alla conversione da Zona a Traffico Limitato a Isola pedonale della più celebre piazza del centro antico di Napoli, prevedono la pedonalizzazione di alcune frequentatissime stradine adiacenti, come Via Cisterna dell’Olio, Via Capitelli e il primo tratto di Via Benedetto Croce, così come indicato dalla delibera che porta la firma del vicesindaco Enrico Panini e degli assessori Galerio e Clemente. Il provvedimento, come sottolinea uno degli intervistati, mira a potenziare le misure rivolte al turismo degli ultimi anni, e a rilanciare le attività commerciali danneggiate dal Covid, ma ha l’aria di un’operazione di facciata, considerando lo stato di degrado e sporcizia in cui sempre più spesso versano questi luoghi, soprattutto a ridosso dei week end. Le tempistiche brusche del provvedimento hanno infastidito i comitati civici e molti residenti che auspicavano un confronto più aperto approfondito sulla questione, che tenesse conto anche delle problematiche non strettamente legate al commercio che operazioni come queste comportano, tra cui la tutela del quieto vivere dei residenti, il ripensamento degli spazi riservati ai taxi e ai Bus turistici e una visione ragionata e condivisa dei percorsi consentiti ai mezzi pubblici.

Le persone che abbiamo incontrato erano tutte in linea di principio favorevoli alla pedonalizzazione di una delle più belle piazze d’Italia, ma sostanzialmente scettici sulle modalità di comunicazione e di futura gestione dell’area, che senza un piano strategico che tenga conto di tutte le istanze in gioco, senza cioè una visione di ampio respiro su viabilità, trasporti e regolamentazione dei locali, rischia di essere percepito dai cittadini come l’ennesima operazione a senso unico, sulla scia di tante altre discusse concessioni al popolo e agli operatori della movida.