Atletica
Jacobs e lo spionaggio: “Non ho bisogno di nascondere le mie analisi, Filippo Tortu è provato. La chat tra staffettisti? È un po’ che non ci scriviamo”

“Hanno visto i messaggi con mia moglie e sono entrati nelle mie vicende personali. È stata violata la mia privacy”. Marcell Jacobs torna a parlare da vittima di spionaggio, un filone dell’inchiesta milanese sulle presunte cyber spie di Equalize, inchiesta che vede indagato anche Giacomo Tortu, fratello di Filippo, velocista e oro olimpico a Tokyo 2020 nella staffetta con Marcell. “Conosco Giacomo da tempo – racconta Jacobs a Repubblica – siamo stati in Nazionale insieme, e da quando ho cominciato a vincere, lui è cambiato”. Le vicende di dossieraggio illecito risalgono a tre anni fa. Per Marcell “tre telefoni fa”.
Jacobs: “Non ho motivo per prendermela con Filippo Tortu”
“Pagare una persona per entrare nel mio telefono e nei miei dati è grave, inammissibile”. Dalla vicenda è escluso Filippo: “È provato, ma non ho motivo di prendermela con lui. Mi dispiace che sui media esca il suo volto. Tra di noi c’è sempre stata una rivalità che pensavo si fermasse in pista, quando Filippo correva in 9’’99 ero il primo a elogiarlo”.
Jacobs e le analisi: “Niente da nascondere”
“Io non ho niente da nascondere continua Jacobs, che ha visto come oggetto dello spionaggio le sue analisi: “Ve le farei vedere tutte, così capite se sono positive o no, non ho niente da nascondere e non è questo che mi dà fastidio”. I motivi che avrebbero portato allo spionaggio risalgono a subito dopo l’Oro Olimpico: “Anche se non ero un perfetto sconosciuto, avevo vinto l’Europeo indoor, è stato il risultato per il quale ho lavorato tutta la vita. Anche Sinner sta vivendo un momento di critiche. A lui ruberei la costanza nell’essere sempre al top partita dopo partita, torneo dopo torneo.
Jacobs: “Posso ancora migliorare”
Sul piano sportivo, Jacobs parla di una nuova vita. Cita LeBron James, Ronaldo e vari calciatori: “Dopo i trent’anni inizia un altro percorso. Le Olimpiadi di Los Angeles saranno la mia rivincita. A livello di recupero fisico non sono più il ragazzo che aveva vent’anni, ma atleticamente sento di poter migliorare sotto tanti aspetti. Infine riferimento alla chat whatsapp ‘Bananas’, tra gli staffettisti azzurri: “C’è ancora, ma è un po’ che non ci scriviamo.
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