Tre individui con i camice bianco fanno il tampone rapido a un kiwi e il risultato è che il frutto è positivo al Coronavirus. Il video si presenta come esperimento sull’attendibilità dei tamponi e sta spopolando sui social allarmando i più. Ma è evidentemente una bufala.

Innanzitutto il tampone rapido è progettato per essere usato sull’uomo. Non possiamo sapere se lo stesso test sulla frutta reagisca in questo modo per questioni biologiche o chimiche. I tre camici bianchi vogliono dimostrare l’inefficacia del test rapido: avrebbe senso se facessero il test sulla stessa persona e test rapido e molecolare o sierologico dessero risultati differenti. Ma qui il kiwi è l’unico protagonista e non è un essere umano.

https://video.ilriformista.it/tampone-al-kiwi-e-il-frutto-esce-positivo-al-covid-fake-news-0aI9RMWe6q

Si tratta di una specie di teoria negazionista fatta video che però rischia di fare molta disinformazione e creare il panico. Lo riporta lo stesso sito Bufale.net: “Sostanzialmente, la domanda è la stessa di sempre: qual è il senso di un tampone rapido, dal quale risulta un kiwi positivo al Covid, quando il test in questione è stato concepito dall’uomo per contesti di utilizzo completamente differenti? Domanda da un milione di dollari, senza contare il fatto che i suddetti test non hanno mai avuto la presunzione di darci verità inconfutabili sull’uomo e sull’eventuale positività al Covid. Per noi essere umani, infatti, l’unico test accurato rimane il tampone molecolare. E questo deve essere chiaro una volta per tutte”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.