L'infezione
La Cina sperimenta una variante letale del Covid: morto il 100% dei topi entro 8 giorni. La scienza: “Studio inutile e terribile”
In Cina è in corso una sperimentazione, aspramente criticata da importanti scienziati e professori, riguardante una “nuova” variante killer del Covid: sono morti, entro otto giorni, il 100% dei topi a cui è stato “somministrato” il virus. Denominato GX_P2V, il virus è un mutante del Coronavirus GX/2017, un patogeno correlato a SARS-Cov-2 identificato prima della pandemia di Covid nei pangolini in Malesia. Conservato in un laboratorio di Pechino, si è adattato alla coltura cellulare, evolvendosi in una forma mutata che possiede una delezione di 104 nucleotidi all’estremità 3’-UTR del suo RNA.
La prima versione
Una prima versione in preprint dello studio è stata pubblicata all’inizio di gennaio su bioRxiv: lo studio riferisce che il 100% dei topi è morto, probabilmente per un’infezione cerebrale. Ulteriori dettagli inquietanti circa i sintomi accusati dai roditori sono: diminuzione del peso corporeo pari al 10%, postura curva, movimenti lenti, occhi diventati improvvisamente bianchi. Incredulità e sgomento da parte della comunità scientifica. Il dottor Gennadi Glinsky, professore emerito della School of Medicine di Stranford, commenta: “Uno studio terribile, totalmente inutile scientificamente. Non vedo nulla di vago interesse che si possa apprendere infettando forzatamente una strana razza di topi umanizzati con un virus casuale. Al contrario, vedo come cose del genere possano andare storte…”.
Questione di sicurezza
Il rischio è che il virus, potenzialmente letale anche per l’essere umano, esca involontariamente dal laboratorio. Richard Ebright, chimico della Rutgers University di New Brunswick, nel New Jersey, torna sull’ipotesi che lo stesso Covid-19 sia uscito dal laboratorio di Wuhan: “Il preprint non specifica il livello di biosicurezza e le precauzioni utilizzate per la ricerca. L’assenza di queste informazioni solleva la preoccupante possibilità che parte o tutta questa ricerca, come la ricerca a Wuhan nel 2016-2019 che probabilmente causò la pandemia di Covid-19, sia stata condotta in modo sconsiderato senza il contenimento minimo di biosicurezza e le pratiche essenziali per la ricerca con un potenziale agente patogeno pandemico”.
© Riproduzione riservata