Lei si chiama Giorgia Mosca, ha 37 anni, vive a Verona con il marito Mirko Montagna e i loro nove figli (sei femmine e tre maschi) e da poco più di una settimana ha annunciato di essere in attesa del decimo pargolo, “baby 10”, così come ufficializzato in un video pubblicato sull’account Instagram (6voltemamma) che ha oltre 210mila followers. Una storia singolare quella della coppia di sposi veneta, che viene sintetizzata dalla stessa Giorgia in una intervista rilasciata al Corriere della Sera dove ripercorre la frenetica vita “militare” quotidiana, fatta di sveglie all’alba (se non prima per il marito-meccanico che di notte lavora in pace), scuola, attività sportive e relax serale, e spiega come la sua famiglia riesce a gestirsi economicamente nonostante i pochi aiuti (sempre economici) che riceve da genitori e istituzioni.

Famiglia con 10 figli, budget mensile da 5mila euro

“In totale il budget mensile tra scuole e spese per vivere si aggira intorno ai 5.000 euro” spiega Giorgia che precisa, rispondendo anche alle critiche degli haters, che la sua famiglia non ha nessuno aiuto dal Comune “e nemmeno lo chiediamo” e a chi “ironizza sul fatto che campiamo grazie all’assegno unico che arriva per i nove figli, con quello ci faccio sì e no due spese al mese”. Lei e Mirko sono probabilmente la coppia 2.0 più prolifica d’Italia in un periodo dove a farla da padrone è l’allarme per la crisi demografica e le cosiddette “culle vuote”: “C’è chi ci ha detto che siamo matti, che mettere al mondo tanti figli è una follia anche dal punto di vista economico. Io rispondo che io e mio marito siamo felici così. Che la nostra è una famiglia allegra e felice” sottolinea.

Il marito lavora in officina, lei guadagna grazie ai social

Ma quanto occorre economicamente ogni mese per portare avanti 11 persone? “In totale il budget mensile tra scuole e spese per vivere si aggira intorno ai 5.000 euro” e “solo per la spesa alimentare se ne vanno 500-600 euro a settimana”. Poi “cerco di risparmiare su tutto, l’abbigliamento è low-cost”. Sul lavoro che fanno sia lei che il marito, la supermamma chiarisce: “Io e Mirko proveniamo da famiglie semplici e i nostri genitori non ci hanno neppure aiutato più di tanto economicamente. Quando rimasi incinta a 18 anni, i nostri genitori ci dissero ora rimboccatevi le maniche. E così è stato”. Oggi la coppia ha una casa, grande, e l’officina meccanica dove lavora Mirko. Lei, Giorgia, gestisce la contabilità dell’officina e soprattutto i suoi account social che, grazie alle centinaia di migliaia di followers, sono diventati una fonte di reddito attraverso la vendita di prodotti (detergenti per bambini e profumi per ambiente). Lei in passato ha scritto anche un libro (6 volte mamma + 2. Notti in bianco, sclerate e tanto amore: la nostra vita senza filtri). “Abbiamo acceso un mutuo per comprare la nostra casa. Si tratta di una cifra consistente che ogni mese si somma alle spese di affitto per il capannone dell’officina” che insieme ai 500-600 euro a settimana per la spesa e ad altri costi arrivano al budget finale di circa 5mila euro.

La quotidianità quasi militare

L’organizzazione quotidiana è “quasi militare” e il primo a dare l’esempio è Mirko: “Mio marito si sveglia sempre prima dell’alba, verso le 3.30 per andare al lavoro. Di notte riesce a fare molte più cose senza essere interrotto dai clienti. Ritorna a casa – prosegue Giorgia -verso le 7.10 per portare i piccoli a scuola. I due grandi si arrangiano. Io mi sveglio alle 6.30, sveglio i 3 maschi Mattia, Matteo e Marco, lavo e vesto i due piccoli. Gloria, Giada, Greta e Gioia sono più autonome e hanno la sveglia. Ma poi le seguo per la colazione. Mirko le porta a scuola: Matteo all’asilo, Marco e gioia alla scuola dell’infanzia, Gloria alle medie e Giada e Greta alle elementari”. Il più grande, Mattia, ha quasi 18 anni.

 

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La mattina “io rimango con la piccolina a casa e preparo i pacchi degli ordini che mi arrivano dello shop. C’è mia madre che da sempre è fondamentale qui in casa, mi dà una grossa mano. Dalle 13 si riavvia tutta la macchina; si vanno a recuperare i ragazzi a scuola e nel pomeriggio si portano a fare le attività sportive. Torno a casa, preparo da mangiare per tutti e si cena per solitamente sul presto tutti insieme. Alle 21 massimo a letto. Così io e mio marito possiamo stare tranquilli”.

Haters sempre presenti: “Mi hanno scritto che sono una cagna”

Non sono mancati attacchi senza senso e offese, come sempre più spesso capita sui social dove leoni da tastiera e frustati non perdono occasione per sfogarsi e attaccare la felicità altrui. “Ci hanno detto di tutto, che siamo deficenti, che siamo egoisti e irresponsabili. A me hanno scritto persino che sono una cagna. Ci sono rimasta male per tanta cattiveria. Capisco sia una scelta fuori dal comune ma è una nostra scelta, ci rende felici e questo fino a prova contraria non toglie e non provoca male a nessuno”.

Redazione

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