Liliana Segre? “Pensi a pacificare e non a fomentare”. Parole pronunciate da Alessandra Mussolini in una intervista radiofonica del 23 gennaio scorso a Morning Show, della radio padovana Radio Cafè. L’ex eurodeputata e nipote del Duce era intervenuta per discutere delle polemiche in corso a Verona per l’intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano, subito dopo l’attribuzione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah.

La Mussolini ha espresso un ‘punto di vista’ che sta provocando forti polemiche, con le sue parole diventate virali a giorni di distanza. La senatrice a vita Liliana Segre aveva infatti giudicato “incompatibile” l’intitolazione della strada ad Almirante con la sua cittadinanza onoraria. “Non ho capito che c’entra la Segre. Non è quella della Commissione contro il pregiudizio? Quella che dovrebbe tutelare ed avere un po’ di rispetto? Perchè non vorrei che la ‘nonnina’ poi si trasformasse nella strega di Biancaneve. La Segre pensi a pacificare e non a fomentare”.

“Liliana Segre – aveva detto la Mussolini – è una figura che dovrebbe essere bonaria, è una nonnina, va nelle scuole, dovrebbe parlare contro il pregiudizio, contro la violenza, ha avuto un dramma umano e quindi dovrebbe rigettare il pregiudizio”. Per la Mussolini quindi “fa bene il sindaco di Verona Federico Sboarina. c’è chi vuole il pensiero unico. Così ti trasformi da nonnina a strega di Biancaneve”.

Sulla vicenda è intervenuta l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, che in un tweet ha invitato la Musssolini a “contare fino a dieci” prima di parlare di Liliana Segre.

Redazione

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