È stata la prima giornata normale per Rudy Guede, affidato ai servizi sociali. Ha lasciato il carcere di Viterbo, dove sta scontando 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, e si è recato presso la parrocchia viterbese dove aiuterà nella Caritas.

L’ultimo passo verso quel fine pena attualmente previsto per i primi mesi del 2022 (quando esattamente, dipenderà dai benefici che potrà accumulare nei prossimi mesi). Per i giudici infatti il percorso di reinserimento sociale dell’ivoriano, ormai trentasettenne, “appare in uno stato particolarmente avanzato”.

Ogni mattina, dopo la messa delle 8.30, dovrà igienizzare la chiesa secondo le norme anticovid. Poi andrà nella sede della Caritas per prestare servizio alla mensa dei poveri. Già questa mattina ha aiutato in cucina e pranzato con gli altri volontari.

Al termine della giornata, come riporta il Messaggero, i consueti appuntamenti telefonici con i professor Claudio Mariani del Centro studi Criminologici di Viterbo con il quale ha collaborato e impegnato con il Gavac, il Gruppo assistenti volontari animatori carcerari che lo ha seguito nel suo percorso di reinserimento. Sentirà poi la famiglia della sua maestra delle elementari a Perugia e la “zia Cri”, Cristiana, sua tutor per gli studi universitari.

“Tutti mi stanno chiedendo se sono contento di questo nuovo capitolo della vita di Rudy”, ha commentato con l’Ansa il professor Mariani. “Certamente sono contento per il reinserimento di questo ragazzo – ha aggiunto – nel tessuto sociale ma giunto quasi alla fine di questa storia, vorrei che non fosse mai cominciata. Il che significherebbe che oggi Meredith sarebbe ancora viva. Vorrei che non ci dimenticassimo mai di lei e che ragazza straordinaria fosse. Nella giornata del volontariato e in nome del quale la nostra associazione si impegna ogni giorno, il mio pensiero oggi va a Meredith e alla sua famiglia”.

“Oggi non stiamo più parlando della solita storia del detenuto modello, che si è laureato, che ha lavorato sempre con impegno presso l’infermeria del carcere o presso il nostro centro studi (circostanze che comunque hanno avuto la loro importanza ) – ha continuato Mariani – Ormai stiamo parlando – ha aggiunto – di un ragazzo che durante i mesi del lockdown è stato e tutt’oggi è al servizio dei più fragili della città come volontario della Caritas diventando una autentica risorsa della nostra comunità”. Guede è apparso “molto contento” al suo legale, Fabrizio Ballarini.

Meredith Kercher fu trovata morta il 2 novembre 2007. Per il suo omicidio sono stati Assolti Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Guede ha sempre affermato di non aver ucciso la ragazza ma di essere stato presente in casa in quel momento ma non sulla scena del delitto. Le tracce di DNA e le impronte trovate in casa incastrarono Guede che invece sosteneva di aver cercato di soccorrere la ragazza e poi di essere fuggito in stato di choc. In carcere Guede si è laureato alla triennale in Scienze Storiche del territorio e della cooperazione internazionale con 110 e lode. Oggi è un volontario modello per la Caritas.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.