Le analisi
La Procura indaga sui tamponi, ipotesi truffa ai danni del sistema sanitario
Sotto la lente della Guardia di finanza finiscono gli atti dell’emergenza Covid-19. È la fase esplorativa di un’inchiesta che la Procura della Repubblica di Napoli, diretta da Giovanni Melillo, ha avviato per fare chiarezza sulle spese in Campania in materia di sanità. In particolare, l’obiettivo è puntato sulla tempistica e dettagli di una gara legata alla ricerca di laboratori privati a cui affidare i migliaia di tamponi che ogni settimana vengono effettuati e dare così man forte ai laboratori delle strutture pubbliche messe in campo dalla Regione e ai rapporti tra il centro Ames di Casalnuovo e l’istituto zooprofillatico di Portici.
Mentre su un piano di osservazione più ampio lo sguardo investigativo spazierà sulla gestione sanitaria della crisi causata dalla pandemia da Covid-19 in un’ottica esplorativa che al momento non equivale ad alcuna affermazione di responsabilità. Il tema dei tamponi è al momento quello centrale. Si parte da un articolo pubblicato sul quotidiano la Repubblica sul business dei tamponi. Si guarda ai dettagli di un bando di gara dai tempi ridottissimi, questioni di ore, e dalle condizioni che avevano spinto venerdì scorso la Federlab Campania a scrivere al presidente della Regione Vincenzo De Luca, ai vertici di Soresa, al direttore della Protezione civile della Campania per ragionare su una scelta che hanno definito “non la più efficace”.
Nell’avviso pubblico in questione era precisato che, non essendo prevista una tariffa, i laboratori interessati al bando dovevano proporre un prezzo unitario per ciascun esame. “È chiaro che, nella composizione dell’offerta, si dovrà tenere conto del costo dei reagenti e di un margine di remuneratività (in assenza del quale l’offerta non sarebbe affidabile)” ha scritto Federlab mostrando le proprie perplessità. Fino a prima del bando ai laboratori privati accreditati era stata preclusa l’erogazione di questa tipologia di esami poiché i centri di riferimento erano stati individuati e riconosciuti con apposito provvedimento ministeriale.
Federlab ha sollevato un problema legato al reperimento dei kit per effettuare i test e uno legato alla omogeneità dei test laddove l’acquisizione dei reagenti viene lasciata all’autonomia di ciascun laboratorio. Di qui la disponibilità dei laboratori associati a Federlab a svolgere gratuitamente gli esami per conto della Regione con la proposta di acquisti centralizzati dei kit da parte della Regione. “L’avviso – ha evidenziato Federlab -, in ogni caso, presenta almeno due punti assolutamente poco comprensibili, sui quali, nell’ottica del massimo spirito di collaborazione istituzionale, si invita comunque a riflettere con attenzione”.
Gli aspetti riguardano i termini entro cui presentare istanza, “originariamente fissato alle ore 12.00 di questa mattina (si ripete che l’avviso è stato pubblicato nella tarda serata di ieri), poi spostato alle ore 16.00”, e il riferimento alla produttività giornaliera minima richiesta, di 500 tamponi. “Pur essendo chiara la ratio della previsione – hanno osservato da Federlab – quel quantitativo minimo non appare in alcun modo proporzionato rispetto alla descritta esigenza”.
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