Brutte notizie per la Tam Tam Basket, la squadra di Castel Volturno (Caserta) formata interamente da adolescenti nati in Italia da immigrati africani, privi dunque della cittadinanza italiana. Il Tar del Lazio ha, infatti, confermato l’esclusione della squadra dal Campionato Under 16 Eccellenza, dando ragione in pratica alla Federbasket il cui Consiglio Federale aveva negato la possibilità di partecipare al torneo Under 16 vista la vigenza della norma che vieta di tesserare più di due ragazzi con cittadinanza straniera. La società guidata da Max Antonelli aveva fatto ricorso e a fine ottobre il Tar, con decreto monocratico, aveva sospeso in via cautelare la decisione della Federazione, accendendo un lumicino di speranza.

Fiammella subito spenta nell’udienza camerale, in cui giudici amministrativi hanno confermato la legittimità della scelta della Federbasket. Già due anni fa la storia dei ragazzi della Tam Tam Basket era venuta alla ribalta perchè l’allora formazione under 14 si era vista negare l’iscrizione ai campionati federali sempre per la stessa norma; intervenne addirittura il governo Gentiloni con un emendamento ad hoc inserito nella legge di bilancio, ribattezzato “norma salva Tam Tam”, che ha consentito il tesseramento annuale anche a giovani extracomunitari non in regola con i permessi di soggiorno, a condizione che siano iscritti da almeno un anno ad un qualsiasi classe dell’ordinamento scolastico italiano. Intanto la squadra ha continuato a giocare e vincere, aggiudicandosi il campionato Under 15 regionale, e sperava di poter accedere a quello Under 16.

“Niente da fare – ha commentato l’allenatore Massimo Antonelli su Facebook – Non ci fanno giocare il campionato di eccellenza. La nostra partecipazione viene considerata come un pericolo per movimento cestistico italiano. Comunque vi ringrazio tutti amici di Tam Tam … il vostro sostegno ci ha dato la forza di difendere i sogni dei ragazzi e dei coaches”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.