Due sorelle in un borgo del centro Italia profondamente colpito dal sisma del 2016, tra dolori e sacrifici,  sono l’esempio emblematico della resilienza al femminile. Genny e Katia infatti conservano  aromi antichi trasformando in bontà la memoria eterna e sapida delle montagne ed innovando, al contempo,  l’enogastronomia.

La città di Sarnano, centro medievale italiano situato nei pressi di Macerata con un ricchissimo patrimonio artistico, è stata gravemente ferita dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale, a partire dal 24 agosto 2016.

Un territorio roccioso e abituato a lottare si è scoperto di colpo vulnerabile. Un destino, quest’ultimo, che ha riguardato vaste aree interne dell’appennino marchigiano. Eppure, queste zone non sono solite piegarsi con facilità. Al contrario, le comunità che punteggiano questa provincia profonda e ricca di mestieri, presentano esempi eccezionali di resilienza.  E’ il caso di Genny e Katia Monterotti imprenditrici in grado di rispondere con la passione di una vita alla desolazione fisica che ha sfigurato Sarnano a seguito di tremendi eventi sismici. Il salumificio Monterotti  ha tenuto duro, negli anni del terremoto e in quelli dolorosi del Covid, ha coniugato tradizione e innovazione, aggiudicandosi, tra l’altro, anche  il premio per il miglior salume spalmabile IGP.

Oggi, Genny e Katia vogliono mantenere il “gusto dei Sibillini” un fattore di unicità che consente loro di  perseguire  l’obiettivo di custodire la tenace bontà nata in valli splendide. Come? Innanzitutto con il METODO  “PROFUMO DI BOSCO “ ossia un caratteristico  modello di difesa del sapore in due atti, unico nel suo genere.   Il primo atto è la  stagionatura naturale artigianale capace di  conquistare un gusto antico ed eterno non raggiungibile da nessuna tecnologia.

Con l’ausilio del caminetto classico le essenze lignee  sono selezionate  con estrema cura e l’essiccazione avviene rigorosamente  in ambienti asciutti e privi di muffe ed odori estranei. Il risultato è un  legno perfetto per il focolare, per una stagionatura lenta e ricca di profumi e dal retrogusto specifico, perfezionato anche dallo stoccaggio finale in locali arieggiati. I prodotti vengono venduti solo quando il processo  è completo.

Il secondo atto di questa  straordinaria modalità operativa  comporta, come principale  garanzia della genuinità dei prodotti,   un’attenta tracciabilità che include  la selezione di allevamenti rigorosamente locali.  In questo modo la company del gusto firmata Monterotti riesce a custodire il buono trasformando il piacere di aromi antichi  nella memoria eterna e sapida delle montagne.

Ma Monterotti, non disdegna neppure una fantasia gastronomica con la quale stupisce curiosi e addetti ai lavori. A disegnare le nuove rotte della golosità per tutti gli operatori del settore, dai ristoratori ai proprietari di botteghe di prodotti tipici, passando per i cuochi ed i giornalisti enogastronomici è stato  il primo laboratorio dedicato a una “ relazione proibita” e intitolato : Gli amanti segreti. Quando il ciauscolo incontra il tè”

L’originale evento, il primo in Italia, ha esaltato  il raffinato e solo apparentemente inusuale abbinamento al contempo locale e globale: l’insaccato spalmabile sul pane tipico della tradizione rurale marchigiana  celebra la sua unione con le foglie di una pianta ricca di storia, di culture al plurale, di ritualità secolari e dal respiro  internazionale. Un duetto tra protagonisti dalle personalità distinte ma in grado di essere complementari per il piacere di ristoratori e professionisti della food experience che potranno scovare nuove vie per la felicità dei sensi dei loro clienti.

 

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