Non a caso tra gli addetti ai lavori queste miscele di alcol e zucchero al sapore di frutta, vengono chiamate ready to drink. “Pronti a bere” è la miglior sintesi per definire un prodotto creato per coltivare i consumatori più giovani, per avvicinare all’alcol chi ancora non beve e preparare l’organismo a dosi sempre maggiori e a gradazione sempre più alte. Con gli alcol pops l’introduzione dell’alcol, sostanza tossica per l’organismo, soprattutto in soggetti così giovani, avviene con una sapiente gradualità, capace di neutralizzare ogni allerta sulla pericolosità di quello che si sta bevendo e ogni effetto collaterale, quali la nausea e il malessere tipici delle prime sbronze e ottimi deterrenti per non riprovarci!

Una miscela perfetta, commercialmente un successo, il loro inganno sugli adolescenti è fortissimo, gli alcool pops o i desiner drinks costituiscono oltre il 60 % della scelta degli under 15, in una serata il consumo medio è di 4 o 5 bottiglie a testa e alla fine il gioco è fatto! L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha da tempo lanciato l’allarme sui rischi legati all’uso precoce di alcolici, basti pensare che chi comincia a bere prima dei 15 anni è 4 volte più a rischio di sviluppare una dipendenza, rispetto a chi lo fa dopo i 21 anni, perchè in adolescenza non si hanno ancora sufficienti enzimi per metabolizzare l’alcol.

Sarebbe importante ed utile che questi ragazzi abituali consumatori di tali prodotti, sapessero la verità, sapessero che a farli bere non è una loro scelta indipendente o il  frutto di un’emancipazione anticipata, ma il mercato. Indottrinati e sedotti da una comunicazione abile ed efficace, rassicurati da un messaggio che li fa protagonisti di un prodotto fatto a posta per loro e quindi privo di divieti e contro indicazioni, questi giovanissimi bevitori sostengono un mercato diversamente in crisi. Agitatevi e ribellatevi ragazzi. Ribellatevi verso la responsabilità di adulti incapaci di proteggervi. Di proteggervi dalla morte, dagli arresti e dalla polverizzazione del futuro.