Oggi affrontiamo un tema attualissimo: la transizione energetica e l’importanza della scuola nella costruzione di nuove competenze per questo strategico settore. Lo facciamo con una esperta di primo piano, Rossella Muroni. Sociologa, una delle più autorevoli ecologiste italiane, è stata Direttore e Presidente di Legambiente, parlamentare nella scorsa legislatura, oggi è Presidente di “Nuove Ri-Generazioni”, associazione che occupa di rigenerazione urbana. Dalla scorsa edizione di Didacta Italia ha l’incarico di gestire l’Area Green.

Quello che vogliamo indagare con lei è se i grandi investimenti del PNRR sulla transizione energetica e quindi progetti e cantieri, hanno nel nostro paese la possibilità di camminare sulle gambe delle tante competenze necessarie. Competenze che significano risorse umane specializzate e posti di lavoro. Innanzitutto Muroni ci spiega che “la transizione energetica è un processo di trasformazione. Dovremmo parlare di conversione: il cambiamento ha i suoi tempi ma dobbiamo accelerare. Ci troviamo di fronte a un’emergenza che ci impone di trasformare il nostro modello energetico da un modello legato alle fonti fossili, in particolare al petrolio, al gas, alle fonti energetiche pulite. La più pulita, naturalmente, è il risparmio energetico. E poi c’è il solare, l’eolico, la geotermia, insomma tutte quelle fonti che diminuiscono l’impatto sull’ambiente”.

“Per realizzare la conversione energetica hanno stimato un milione e duecentomila competenze che mancano. È così- spiega Muroni – perché abbiamo un sistema formativo e didattico ancorato ai modelli di produzione energetica del passato. Ci mancano tutte le figure professionali legate alla transizione energetica. Faccio un esempio: se domattina in Italia dovessimo realizzare tutti gli impianti di energie rinnovabili per cui abbiamo chiesto le autorizzazioni, noi non avremmo dai posatori di cavi agli ingegneri necessari. Mancano competenze di altissimo livello, ma anche di operai specializzati, dobbiamo fare in modo che la transizione energetica non sia a discapito dei posti di lavoro. Per fare questo, prima dei posti di lavoro vanno create le competenze necessarie ed è per questo che ci vuole una grande alleanza col sistema formativo”.

Su questo punto Muroni è molto chiara: “E’ fondamentale che in questo Paese si esca da un dibattito ideologico sul rapporto tra scuola e impresa. Se noi non usciamo dall’angolo di questa contrapposizione, noi non riusciremo ad avere le competenze e le figure professionali necessarie per fare dell’Italia un paese che funziona con le energie rinnovabili. Faccio un esempio molto concreto. Abbiamo investito milioni di euro sul Super Bonus e la riqualificazione energetica delle case. Che competenze abbiamo utilizzato nei cantieri? Abbiamo improvvisato perché quelle competenze ancora non si insegnano nelle scuole italiane. Questo è un danno sia economico che di mancate opportunità verso le giovani generazioni. Bisogna smetterla di considerare la formazione professionale di serie B. I giovani che oggi lottano contro la crisi climatica, devono sapere che nella transizione ecologica, continueremo ad aver bisogno degli ingegneri, dei fisici specializzati, ma serviranno tanti operai specializzati per far funzionare queste nuove tecnologie. Il mondo della scuola e dell’impresa si devono parlare. Se vogliamo rinunciare alle energie fossili, all’estrazione di gas, l’operaio che in questo momento fa manutenzione nelle piattaforme di estrazione, deve essere riqualificato per essere lo stesso operaio che fa la manutenzione dell’eolico off shore”.

Che ci debba essere un rapporto più stretto tra scuola e imprese non c’è dubbio, la questione è che entrambe debbono fare un salto culturale. Il Ministro Valditara sta cercando di lavorare in questa direzione, investendo e valorizzando la formazione professionale anche alla luce delle nuove competenze in settori strategici come la conversione ecologica e il digitale. Mi chiedo quanto siano pronte le aziende italiane a mettersi in gioco. Quanto siano consapevoli che risorse umane con nuove skills siano fondamentali per il loro vantaggio competitivo nella economia globale. Muroni che, appunto, gestisce il rapporto con le aziende Green a Didacta Italia, ritiene che “le imprese siano consapevoli. Purtroppo il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro ha alterato il rapporto di fiducia verso l’esperienza in azienda da parte dei giovani. Ma il problema della sicurezza non riguarda solo i ragazzi e le ragazze, è un problema – ed una vergogna – generale, perché incidenti sui luoghi di lavoro, purtroppo, avvengono anche ad operai a tempo indeterminato. Per tornare al rapporto tra aziende, scuola e territorio pensiamo ad Enel che ha fatto un investimento importante in Sicilia: 3Sun la più grande azienda in Europa che produce pannelli fotovoltaici. La vera sfida per loro è trasformarla in un’occasione di ricchezza e di sviluppo per l’intera Regione Siciliana coinvolgendo le scuole siciliane in un percorso di formazione che sviluppi non solo le competenze per produrre nuovi pannelli fotovoltaici ma anche per avviare tutti i filoni del riciclo e del recupero dei materiali preziosi. Questo può avvenire solo attraverso una grande alleanza tra Enel e il sistema degli ITS e della formazione professionale. Se noi avessimo le competenze per aprire altre aziende che recuperano i materiali e fanno economia circolare, avremmo vinto non solo una sfida ma avremmo dimostrato che la conversione energetica ecologica conviene”.

Rompendo la narrazione che la conversione ecologica è antieconomica. Per fare questo importantissimo lavoro di cucitura tra scuola e aziende, ci vogliono professioniste competenti come Rossella Muroni, che sanno costruire sinergie. A Didacta Italia e nel mondo della conversione ecologica il suo contributo è prezioso, e noi siamo fieri di averla nella nostra squadra.

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Ho lavorato in tutte le istituzioni italiane: Assessora al Comune di Firenze, Presidente di Agensport - Regione Lazio, Deputata della Repubblica, Consigliera di tre Ministre della Repubblica. Dal 2016 sono Coordinatrice del Comitato Organizzatore di “Didacta Italia”, l’edizione italiana di “Didacta International” la Fiera della Scuola più importante del mondo che si svolge in Germania. Sono sposata con Ricarda Concia, criminologa tedesca, con cui vivo a Francoforte dal 2014.