Aveva pianificato di correre alle scorse elezioni
La vendetta di Lukashenko, condannato a 18 anni il leader d’opposizione in Bielorussia Sergei Tikhanovsky
In Bielorussia, riporta Eco di Mosca, il tribunale di Gomel ha condannato Sergei Tikhanovsky, marito della leader dell’opposizione Svetlana Tikhanovskaya, a 18 anni di prigione. La condanna è arrivata dopo che il processo si è svolto all’interno del carcere per la detenzione preventiva SIZO-3, a porte chiuse. Tikhanovsky aveva pianificato di correre alle elezioni presidenziali in Bielorussia l’anno scorso ma invece è finito dietro le sbarre. Era imputato di quattro capi d’accusa, tra cui avere organizzato rivolte di massa, incitato alla violenza e ostacolato lo svolgimento delle elezioni dell’agosto del 2020. Il politico Mikalai Statkevich, il blogger e consulente dei media Igor Losik e diverse altre persone sarebbero coinvolte nello stesso caso.
La condanna di Sergei Tikhanovsky a 18 anni di carcere è una “vendetta” del regime di Alexander Lukashenko ha detto reagendo alla condanna Svetlana Tikhanovskaya, moglie dell’oppositore bielorusso e lei stessa volto del fronte anti-Minsk. Dopo l’arresto, Tikhanovskaya aveva preso il posto del marito come leader dell’opposizione e si era candidata alle elezioni presidenziali dell’agosto 2020, poi vinte da Lukashenko, come viene supposto, grazie ad ampi ed estesi brogli. In seguito Tikhanovskaya era fuggita in Lituania per timore della repressione del regime.
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